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Unas: Forfettario, uno strumento di semplificazione e trasparenza

12 set 2012
Unas: Forfettario, uno strumento di semplificazione e trasparenza
Unas: Forfettario, uno strumento di semplificazione e trasparenza
Con la sospensione della riforma tributaria la normativa in vigore permette l’accesso al regime forfettario almeno anche per l’anno 2013. E c'è tempo fino al 30 settembre per farne richiesta. L'Unione nazionale degli Artigiani sammarinesi, come ogni anno, ha predisposto per i propri associati un servizio gratuito di consulenza, verifica e assistenza. Per usufruirne è sufficiente presentarsi entro il 15 settembre negli uffici dell'associazione.
Per Unas il regime forfettario è da considerarsi uno strumento di semplificazione del reddito, capace di dare una risposta in termini di sburocratizzazione a centinaia di artigiani e commercianti. Solo nel 2012 le richieste di adesione al regime sono state 566; 370 da parte di artigiani e 196 da parte di commercianti. Rispetto poi le proposte stilate, a fronte delle domande, dall'ufficio tributario, ne sono state accettate 526, 341 tra gli artigiani, 184 dagli esercenti commerciali: a conferma che, malgrado la crisi e il rischio di non registrare attivi di bilancio, come previsto dal forfettario, gli operatori di questi due settori preferiscono rimanervi fidelizzati. Perché, in sostanza, questo regime snellisce il loro lavoro. Infatti almeno 350 artigiani operativi non hanno sede e quasi tutti sono privi di una struttura amministrativa diretta e interna. Diversamente, avrebbero necessità di maggiore personale solo per la gestione di un magazzino fiscale o di burocrazie che nulla in più produrrebbero in termini di gettito fiscale, ma al contrario inciderebbero sui costi fissi e, di conseguenza, potrebbero essere causa di una contrazione nel risultato d’esercizio.
D'altra parte, Unas sottolinea come il regime forfettario sia anche un elemento di certezza per le entrate dello Stato. Per artigiani e commercianti è infatti una sorta di minimun tax anticipata e sempre garantita all’erario pubblico. Lo strumento, inoltre, si contraddistingue per la sua trasparenza. Infatti, è il frutto dell'accettazione di una proposta fatta dalla pubblica amministrazione e da una specifica pubblica commissione. Come previsto dalla riforma del 2003, attraverso l'inversione del dato obbligatorio, ricavi anziché costi, e l’integrazione di informazioni prima non richieste, si sono raggiunte situazioni di maggiore trasparenza. Dunque gli strumenti per effettuare controlli su fenomeni distorsivi ci sono, conclude Unas, e possono essere ulteriormente riconsiderati.

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