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Prima revoca di residenza: il commento di Anis e sindacati

19 apr 2014
Prima revoca di residenza: il commento di Anis e sindacati
Prima revoca di residenza: il commento di Anis e sindacati
La prima revoca di residenza per il mancato rispetto degli impegni assunti da un imprenditore straniero, viene accolta con favore dagli attori del sistema economico sammarinese, che mettono l'accento sull'opportunità di far rispettare le regole e i patti. “Un segnale nella direzione della certezza del diritto”, lo definisce il Segretario dell'Associazione degli Industriali, Carlo Giorgi, che mette in evidenza come, ai diritti non possano che conseguire dei doveri. “Non conosco il caso in questione – aggiunge Giorgi – ma la legge prevede l'assunzione di precisi impegni a fronte della possibilità di concessione della residenza; non rispettandoli sapeva a cosa sarebbe andato incontro e le autorità hanno fatto bene a revocarla”. La pensa allo stesso modo il Segretario Generale della CDLS, Marco Tura, che sottolinea come i sindacati chiedano da tempo a gran voce, il rispetto dei principi di legalità e trasparenza: “Questo – afferma Tura – è un segnale di legalità e al tempo stesso di trasparenza, ben vengano queste decisioni. Quando parliamo di un nuovo modello di sviluppo – aggiunge – noi pensiamo ad una imprenditoria certamente sostenuta, ma non assistita e questo provvedimento – conclude mi sembra vada proprio in questa direzione”. Anche Francesco Biordi, Segretario dell'USL, plaude al rispetto di una normativa, anche se questo non dovrebbe essere un fatto eccezionale. “La serietà – dichiara – è un elemento basilare e le leggi vanno rispettate. Sarebbe opportuno – aggiunge Biordi – estendere questo principio a tutti coloro che non rispettano gli impegni, compreso i famigerati furbetti della monofase”.

Sergio Barducci

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