Logo San Marino RTV

Doing Business 2015: San Marino Economy Profile

31 ott 2014
Doing Business 2015: San Marino Economy Profile
Doing Business 2015: San Marino Economy Profile
http://www.doingbusiness.org/data/exploreeconomies/san-marino
Al secondo anno di censimento del programma Doing Business, San Marino si classifica 93° su 189 paesi censiti. San Marino è entrata a far parte del programma Doing Business (DB) a partire dall’anno 2013 per la pubblicazione DB 2014. Il programma Doing Business misura la facilità o difficoltà per un imprenditore di aprire e gestire una piccola o media impresa rispetto alla normativa e alle procedure di riferimento di ogni paese censito. Sulla base dello studio di 10 aree settoriali distinte, che riguardano alcune fasi rilevanti del ciclo di vita di un impresa, il programma di analisi DB, basandosi su ipotesi standardizzate di rilevazione, calcola un ranking settoriale e un ranking complessivo. L’arco temporale di competenza del programma va dal 1 giugno dell’anno corrente al 1 giugno dell’anno successivo. L’impatto del programma di anno in anno dipenderà dalle riforme attuate e da come si muovono gli altri paesi analizzati all’interno del ranking. Per questa ragione, il programma a partire da DB 2015 ha introdotto un ulteriore indice denominato “Distanza dalla frontiera (DDF)” che misura quanto è distante in media un’economia dalle migliori performance raggiunte da ogni economia in ogni indicatore di Doing Business. Se consideriamo l’indice percentuale DDF che è stato inserito proprio per catturare le variazioni di ciascun paese nel tempo, senza che le stesse vengano influenzate dagli andamenti delle altre economie, San Marino riduce la sua distanza dalle best performance con un miglioramento di + 0.51%.
Esaminando settore per settore e considerando la distanza dalla frontiera, la categoria “avvio d’impresa” non ha visto miglioramento. Il motivo di ciò è da ricercarsi nel fatto che la nuova Legge sulle licenze e l'informatizzazione del sistema e del rilascio delle licenze, adottata proprio facendo rtesoro delle indicazioni emerse nel precedente rapporto, non rientra nel periodo coperto dal programma e non è stata quindi valutata.
Le altre categorie, permessi edilizi, ottenere elettricità, ottenere credito, protezione investimenti, pagare tasse, commercio transfrontaliero, attuazione dei contratti, risoluzione insolvenze e regolamentazione mercato lavoro restano praticamente invariati rispetto l’anno precedente. L’unico indicatore che ha registrato un miglioramento è “registro delle proprietà” con un miglioramento di 24 punti nel ranking generale e di 5.53 nel DDF, che ha contribuito per l’anno 2015 a chiudere il gap con la frontiera dei best practices. Di questo risultato dobbiamo ringraziare i professionisti e gli uffici pubblici competenti in materia che si sono resi disponibili ed impegnati nello spiegare la realtà dei fatti e delle procedure ai funzionari di banca mondiale. Nel prossimo ranking altrettanto miglioramento trarremo grazie alla riforma nel settore “avvio di impresa”. Gli ambiti che si mostrano in prospettiva e in valore assoluto più vicini alle best practices sono “ottenere elettricità” e “tasse” rispettivamente a soli 5 e 16 punti dalla frontiera, mentre i più lontani sono “ottenere permessi di costruzione”, “proteggere gli investitori minoritari” e “risolvere insolvenze”. L’area più negativa considerata da DB per San Marino resta “ottenere credito” che ci vede con un gap di 95 punti rispetto alle best pratices. Per questo motivo è fondamentale sensibilizzare ancora di più gli ordini professionali, le banche e gli uffici pubblici competenti affinché collaborino al massimo per la raccolta dati, rendano la lettura del sistema paese, più veritiera possibile. Il programma infatti non interpella i governi rispetto alle riforme o alle procedure valutate nel ranking, se non in via accessoria, ma raccoglie le informazioni direttamente ed esclusivamente attraverso i professionisti, Banca Centrale e gli uffici pubblici di riferimento.
Il dato comunque positivo è che San Marino compare in un importante programma di valutazione, rendendo l’intero panorama internazionale di investitori cosciente della propria esistenza e lo fa avendo un termine di paragone, in termini assoluti e nei vari settori analizzati, con i paesi best practices verso cui, è chiaro, San Marino dovrà tendere. Proprio l’esercizio di comparazione che sta alla base del programma rappresenta il valore aggiunto di questo tipo di confronto. Si tratta di uno strumento guida ulteriore, di respiro internazionale, per le riforme normative e procedurali tese alla trasparenza, allo scambio di informazioni reciproche e alla chiarezza e sburocratizzazione delle procedure su cui San Marino, sta impegnando gran parte della propria attività governativa .
A questo proposito la Segreteria Industria ricorda agli operatori del settore che tra febbraio e marzo 2015 arriverà il questionario per la nuova raccolta dati e chiede la massima collaborazione. Al questionario basterà rispondere in via scritta o orale e confermando quanto registrato l’anno precedente ed integrando le nuove procedure e prassi applicate. Chiediamo inoltre ad ogni professionista o ufficio che non consideri corretta l’analisi emersa per il proprio settore, di segnalarlo alla Segreteria che da ieri ha avviato con i funzionari di World Bank un analisi approfondita del ranking di San Marino per correggere quanto erroneamente rilevato e soprattutto per trarne indirizzi di policy future, analisi che verrà resa pubblica non appena ultimata.
Spetta a San Marino infine il compito di valorizzare e diffondere in maniera capillare tutte le informazioni che non possono essere catturate da questa prima analisi DB del sistema paese, al fine di completare, con peculiarità proprie, la consapevolezza di un investitore della facilità o meno di fare business a San Marino.

Comunicato stampa Segreteria Industria, Artigianato, Commercio, Trasporti, Ricerca

Riproduzione riservata ©