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Azzurro: "Serve un cambio radicale nella politica commerciale per salvare 250 posti di lavoro"

22 lug 2016
Azzurro: "Necessario un cambio radicale nella politica commerciale per salvare 250 posti di lavoro"
Azzurro: "Necessario un cambio radicale nella politica commerciale per salvare 250 posti di lavoro" - Fiducioso il direttore Stefano Macina. Pessimista il gruppo che fa capo all'imprenditore Renato Cell...
Il progetto di rilancio dell'Azzurro sarà presentato ai soci entro fine settembre. L'idea è di apportare modifiche radicali nella politica commerciale. Per il direttore Stefano Macina è l'unico modo per garantire un futuro al centro e alle 250 persone che ci lavorano.


Un cambio radicale nella politica commerciale e anche eventuali modifiche nella struttura per attrarre clientela con un vero e proprio riposizionamento nel mercato. Questa la strategia da attuare per salvare il Centro Commerciale Azzurro e i circa 250 dipendenti, secondo il direttore Stefano Macina. L'incontro di lunedì scorso con gli operatori, alcuni soci e le proprietà ha dato il via libera alla predisposizione di un piano di ristrutturazione che – con il supporto di una struttura importante come la Conad - entro settembre dovrà essere presentato e approvato. Nei 6-12 mesi successivi – prevede Macina – si potranno vedere i risultati. Dunque si profilerebbe una sorta di “Azzurro 2.0”, necessario, a parere del Direttore del centro, perchè sono profondamente mutate le condizioni che c'erano quando il centro aprì. Il calo delle presenze oscilla tra il 30 e il 40% e questo è accaduto – osserva Macina – perchè è venuta meno la cosiddetta vendita di impulso e cioè il cliente che vive anche in un raggio di 10-15 km e decide di venire a San Marino per fare acquisti. Inoltre – aggiunge – sono venuti a mancare come clienti anche i tantissimi frontalieri che hanno perso il lavoro in Repubblica. “Bisogna dunque mettere in piedi un progetto che aggredisca, l'altra clientela. Quella stanziale – dice Macina – che sceglie l'Azzurro perchè si trova tutto il necessario ed è facile arrivare e parcheggiare”. Il direttore del Centro sembra fiducioso, pur consapevole della sfida difficile. Piu' pessimista è invece la moglie di Renato Celli ovvero l'imprenditore a capo del gruppo che, all'Azzurro, ha già chiuso un esercizio, mentre altri due - “Kisenè” e "Fiorella Rubino" – ha in programma di chiuderli a fine luglio. Stessa sorte a fine agosto per “Motivi” e “Primigi” e a rischio, sempre dello stesso gruppo, ci sono anche “Calzedonia” e “Intimissimi”. La signora Marika Celli, preoccupata, ci ha contattato paventando il timore che il Centro Azzurro debba chiudere prima che l'eventuale piano di ristrutturazione possa dare i risultati sperati.

l.s.

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