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Abs e Anis: sugli NPL servono una soluzione di sistema e parità di trattamento

14 nov 2016
Incontro Abs AnisAbs e Anis: sugli NPL servono una soluzione di sistema e parità di trattamento
Abs e Anis: sugli NPL servono una soluzione di sistema e parità di trattamento - Il confronto fra Abs e Anis è di vecchia data ma, questa volta, è tutto incentrato sui crediti non p...
Il confronto fra Abs e Anis è di vecchia data ma, questa volta, è tutto incentrato sui crediti non performanti. Il tema è prettamente bancario ma, sottolinea il comunicato congiunto, coinvolge anche gli industriali viste le potenziali ricadute sull'economia reale e, in particolare, sull'accesso al credito. Così Matteo Mularoni e Stefano Ceccato vogliono definire “una soluzione di sistema” che non disperda le risorse costruite dal Paese in questi anni - anche in termini di forza lavoro - rafforzando e non indebolendo il nostro ordinamento, dichiara il presidente di Abs al termine dell’incontro. Questo, precisa, dovrà avvenire nel rispetto di quanto indicato dalle Autorità Nazionali e Internazionali”. Imprescindibile, per le due Associazioni, percorrere una triplice e concorrente direzione: pieno sostegno alla revisione della qualità degli attivi – la famosa AQR - da condursi, spiegano, in modo omogeneo, per assicurare parità di trattamento tra gli operatori, con l'adozione immediata di regole scritte, certe e chiare. L'istituzione, senza ulteriori rinvii, della Centrale Rischi, perché sia chiara al sistema la mappatura dei debitori nonché l’esistenza di potenziali conflitti di interesse ma anche la distinzione tra chi il credito lo merita e chi no. Infine servono misure di sostegno all’avvio di efficaci azioni di recupero crediti, per evitare – si legge - che “l’inerzia verso alcuni debitori soltanto, generi ingiustizie a scapito di quelli diligenti, determinando di fatto pratiche di concorrenza dannosa. Per il Presidente di Abs, "il perseguimento di una direttrice senza l’altra mina la trasparenza, determina condizioni di diseguaglianza tra gli operatori, favorisce chi i debiti non li paga, compromette le imprese virtuose e, soprattutto, potrebbe creare le condizioni per la perdita della forza lavoro”. Entrambe le associazioni ricordano di rivestire un un ruolo decisivo nello sviluppo economico e sociale del Paese. E Stefano Ceccato ribadisce che su questo tema Assoindustria vuole dare il proprio contributo, a dimostrazione dell'impegno a tutela del mondo dell’impresa sammarinese e dello sviluppo economico del Paese”.

Sonia Tura

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