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Lo sviluppo delle TLC: il punto sui progetti di cablaggio del territorio

15 nov 2016
Lo sviluppo delle TLC: il punto sui progetti di cablaggio del territorio
Lo sviluppo delle TLC: il punto sui progetti di cablaggio del territorio - Proseguono i lavori di predisposizione della rete in fibra ottica da parte dell'AASS; si muovono nel...
Citata in tutti i programmi elettorali, l'efficienza delle Telecomunicazioni resta saldamente ai primi posti nei desideri dei sammarinesi. Lo sviluppo a cui tanto anela il Paese passa infatti da infrastrutture all'avanguardia, recuperando così il grave ritardo accumulato negli anni. Iniziati la scorsa primavera in alcune aree del territorio, quelle più urbanizzate e popolose con particolare attenzione alle zone industriali, il cablaggio della fibra ottica effettuato dall'Azienda di Stato per i Servizi prosegue: in corso i lavori del secondo lotto; la completa copertura del territorio – dicono - è prevista nel 2018. Una rete quella che sta predisponendo l'AASS, rete FTPH acronimo di Fiber to the home, da un punto di vista progettuale - fanno sapere – unica al mondo. Nel frattempo l'Agenzia per lo Sviluppo Digitale sta tentando una mappatura proprio di tutte le reti Tlc presenti sul territorio per la raccolta dati – spiegano – fondamentale a capire lo status dei vari progetti in fieri.
Intanto anche gestori privati si muovono per coprire un mercato tutto da conquistare: Telecom Italia San Marino annuncia ad esempio dalla fine di novembre l'arrivo in diverse zone della Repubblica del servizio internet flash a banda ultralarga per navigare su internet ad una velocità fino a 200 Megabit al secondo. Anche Telenet si prepara ad aprire punti vendita in territorio di servizi in fibra veloce.
A fianco idee che provengono direttamente da start up dell'incubatore d'impresa di San Marino: da una parabola installata su una microcar elettrica si punta verso un satellite e in pochi secondi si ottiene una connessione a banda larga. Una tecnologia – nelle intenzioni dei promotori - che non solo non si pone in competizione con le infrastrutture esistenti e con la fibra, ma si candida come strumento adeguato a colmare eventuali buchi di banda in luoghi dove la connessione non arriva.

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