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Fondi pensione, unificazione delle case di riposo, riforma presidenziale al centro del Direttivo Fups CSdL

4 ott 2017
Direttivo FupsFondi pensione, unificazione delle case di riposo, riforma presidenziale al centro del Direttivo Fups CSdL
Fondi pensione, unificazione delle case di riposo, riforma presidenziale al centro del Direttivo Fups CSdL - I pensionati: "Chiediamo certezze e la massima trasparenza"
È una analisi a tutto tondo sui principali nodi da sciogliere nel Paese, quella compiuta dal Direttivo della Federazione Unitaria Pensionati della CSdL. Chiedono certezze in primis sui fondi pensione di cui sono titolari e che non è escluso vengano utilizzati per sostenere il sistema bancario. Ipotesi concretizzabile – ribadisce la Fups – “solo a fronte di garanzie reali e solo dopo una consultazione tra lavoratori e pensionati”. Mentre a proposito dei 31 milioni di fondi depositati in Asset, tornano a farsi largo alcune domande: “Dove si trovano questi soldi? - chiedono - Quando saranno disponibili?” Espressa inoltre solidarietà ai correntisti Asset con i conti bloccati da cinque mesi. Altro tema particolarmente sentito: l'unificazione delle case di riposo. “E' indispensabile – rimarcano i pensionati della Conferderazione del Lavoro – mettere mano all'ampliamento del Casale La Fiorina, aprendo il terzo lotto e completando la costruzione della struttura”: questo per garantire uguale trattamento a tutti gli anziani sammarinesi. Grandi aspettative anche sulla riforma previdenziale, annunciata dal Governo. La Fups attende di poter entrare nel merito delle proposte, ma c'è già preoccupazione – ammettono dal sindacato - per il metodo di confronto che sarà utilizzato tra le parti in causa nella trattativa (datori di lavoro, lavoratori, pensionati). L'invito rivolto dalla Fups è alla collaborazione e condivisione degli obiettivi, “per ottenere ciò che serve veramente – dicono - senza conflitti sociali, da evitare il più possibile in questo periodo già abbastanza complicato”. Un accenno, infine, alla riforma tributaria, quella del 2013, di cui si raccomanda la completa e corretta applicazione attraverso il potenziamento della Smac e con una stretta sui controlli, ad oggi ritenuti insufficienti.

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