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Pane e pasta, si prevede la stangata d'autunno

27 ago 2018
La siccità ha colpito Usa e Ucraina, grandi produttori di grano
La siccità ha colpito Usa e Ucraina, grandi produttori di grano
Autunno, tempi di rincari. Dopo la preannunciata stangata sulla scuola, a settembre potrebbe arrivare quella su pane e pasta a causa della siccità che ha colpito i principali Paesi produttori di grano, come Russia, Stati Uniti, Francia, Germania e l'Ucraina. A lanciare l'allarme è il Codacons, secondo cui "un rialzo dei listini del 5% determinerebbe una maggiore spesa pari a 45,6 euro annui a famiglia”.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, spiega che "il grano è alla base della nostra dieta: in Italia una famiglia media spende circa 76 euro al mese per pane e cereali, e il giro d’affari legato al solo pane raggiunge nel nostro Paese gli 8 miliardi di euro annui". È quindi facile intuire che le riduzioni delle scorte di grano potrebbero avere ripercussioni anche sui prezzi della materia prima e, a cascata, su quello dei prodotti al dettaglio.

Se poi il nucleo familiare include bambini o adolescenti, è in arrivo un incremento delle spese per la scuola, anche se la singola voce più pesante in questo comparto, cioè quella dei libri di testo, è destinata a un sorprendente ribasso; per lo meno, questa è la previsione non troppo sfavorevole di Federconsumatori, mentre il Codacons è più pessimista. Secondo Federconsumatori quest’anno i genitori di ogni studente spenderanno 526 euro, +0,8% rispetto al 2017. Il rincaro è moderato perché, in base ai calcoli di questa associazione, il totale ingloba un -1,1% della spesa per libri di testo e dizionari, mentre aumenteranno i prezzi di zaini, astucci e del resto del materiale scolastico di consumo come penne e quaderni. Per il Codacons, invece, molto dipenderà se studenti e genitori sceglieranno o meno prodotti griffati.

Altra voce da tenere d'occhio è quella su elettricità e metano che non dovrebbero esserci ulteriori rincari in autunno, visto che la corsa dei prezzi del petrolio è rallentata negli ultimi mesi. Ma l'associazione dei consumatori non abbassa la guardia perché si prevede che le quotazioni del barile ricomincino a crescere proprio in autunno, e questo si ripercuoterà immediatamente sulla benzina e sul gasolio auto e, di conseguenza, su tutte le merci trasportate su gomma.

fm

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