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Il Congresso fa un bilancio e anticipa un cambio di metodo

22 dic 2009
La prospettiva è rifare economia. Il Congresso si lascia dietro le spalle uno degli anni più difficili, “abbiamo toccato il punto più basso per la nostra economia” dice il Segretario Claudio Podeschi. Ricordando rapporti internazionali, Cassa di Risparmio, rapporto con l’Italia. Poi guarda al bicchiere mezzo pieno con l’approvazione di leggi importanti, gli interventi nel settore pubblico e per fronteggiare l’emergenza cassa integrazione. Il futuro parla di aumentare i consumi interni, potenziare turismo e università, la sanità d’eccellenza. Il 19 gennaio il Ministro Scajola sarà a San Marino per parlare di Parco scientifico e tecnologico. Poi uno sguardo all’interno, l’esponente democristiano ammette che per fare i cambiamenti serve un cambio di metodo nella maggioranza, un coinvolgimento maggiore di tutte le forze che la compongono e non sempre è stato così. Quindi Patto ed esecutivo che rivedono i rapporti interni ala luce delle nuove sfide. Gli fa eco il Segretario al Lavoro, che attraverso il suo partito ha mosso le maggiori contestazioni. Marcucci si dice Preoccupato per le iniziative di certi organismi, come Banca Centrale, per accordi contro le doppie imposizioni che non arrivano, anche se conferma la completa lealtà al quadro politico e alla coalizione.
L’ultima sfida dell’anno la spiega il Segretario Marco Arzilli. Per effetto di una direttiva europea cesserà dal 2010 il rappresentante fiscale, quella figura giuridica che consente alle aziende sammarinesi di operare in Italia con regime di Iva. “Stiamo lavorando per superare questa fase” annuncia il responsabile all’Industria, e a gennaio ci sarà un incontro con l’Agenzia delle Entrate alla ricerca di una soluzione, nell’interesse di entrambi i paesi. Conferma poi la consegna alla maggioranza del testo unico sul commercio, con il superamento del 51% in mano ai sammarinesi, legato alla progettualità e al valore di chi investe a San Marino. Il Segretario agli Esteri conclude mettendo sul piatto i risultati ottenuti: Moneyval, accordi con l’Italia, recupero della credibilità in zona euro. E per il prossimo anno la firma con Paesi Nordici, Regno Unito e si spigerà per giungere alle doppie imposizioni con quei paesi che hanno già un rapporto di scambio di informazioni.

Giovanna Bartolucci

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