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A San Marino, si propone l'acquisto di case vacanze mentre in Italia si vogliono tassare le proprietà all’estero

14 dic 2011
A San Marino, si propone l'acquisto di case vacanze mentre in Italia si vogliono tassare le proprietà all’estero
A San Marino, si propone l'acquisto di case vacanze mentre in Italia si vogliono tassare le proprietà all’estero
L’argomento è stato dibattuto anche in passato. Il mercato immobiliare, e più in generale tutta l’economia sammarinese, risentirebbero positivamente di un’apertura all’esterno. Lo sostengono, da anni, gli imprenditori. D’altra parte rimane il problema della residenza, dato che lo Stato non può permettersi di cambiare la politica di concessione allargandone le maglie. Non si tratta solo di proteggere la sammarinesità, è anche una questione economica. Da qui l’idea del Governo: permettere ai forestieri l’acquisto di una casa in Repubblica per trascorrerci le vacanze. Non verranno concesse residenze o permessi di soggiorno, ma solo una sosta temporanea. Soluzione che non peserebbe sullo Stato ma favorirebbe, al contrario, i consumi in territorio da parte dei villeggianti. Peccato che la tempistica non sia delle migliori. La proposta, inserita nel piano strategico di sviluppo, approda in Consiglio proprio mentre, in Italia, diventa concreta la stangata sulle seconde case. La manovra Monti prevede, infatti, una tassa dello 0,7% per gli immobili all’estero. Un duro colpo per i risparmiatori che fino a ieri guardavano all’ investimento nel mattone oltre confine. In Svizzera, ad esempio, solo nel 2010 si sono registrati oltre 1.600 acquisti di immobili residenziali da parte di italiani. Per San Marino il mercato di riferimento, dunque, potrebbe non essere più il bel Paese ma qualche altra realtà.

Monica Fabbri

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