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Riforma fiscale: la politica chiede di mantenere aperto il confronto

5 lug 2012
Riforma fiscale: la politica chiede di mantenere aperto il confrontoRiforma fiscale: la politica chiede di mantenere aperto il confronto
Riforma fiscale: la politica chiede di mantenere aperto il confronto - -
Chi si assume la responsabilità di far saltare la riforma fiscale su delle sciocchezze, come lo spiegherà ai sammarinesi e al Paese? Lo chiede il segretario della dc, ricordando che il provvedimento rientra tra gli impegni che San Marino si è assunta a livello internazionale. Il governo, aggiunge, è disponibile a soluzioni che rispettino tutti i lavoratori. Le ipotesi discusse, sottolinea Marco Gatti, tengono conto dei principi di equità e dignità di ogni persona, qualunque reddito produca. Ma, aggiunge. se l’obiettivo è umiliare una categoria di lavoratori che oggi più di altri sono a rischio lavoro, questo non è accettabile. C’è la volontà di continuare a discutere, commenta il segretario del psd. Lo dimostra il fatto che gli incontri proseguono. L’esigenza, afferma Gerardo Giovagnoli, è quella di un compromesso dignitoso per tutti, purchè arrivi. Deleterio, sottolinea, non trovare una sintesi su una riforma così importante, a cui ne dovranno seguire altre, anche più impegnative. E lo scontro sociale, ribadisce, sarebbe sicuramente negativo. Alleanza Popolare propone di applicare, transitoriamente, una minimum tax più alta per dare al sindacato la certezza che gli autonomi non pagheranno meno dei lavoratori dipendenti. Su una riforma di questa portata, dice Stefano Palmieri, alcune cose si potranno verificare solo una volta applicate. Ma, sottolinea, l’impostazione generale del provvedimento non deve cambiare. Per l’Upr è l’epilogo annunciato per una riforma pastrocchiata. Doveva essere fatta, afferma Pier Marino Mularoni, avendo sotto controllo il quadro generale della società e dell’economia sammarinese. Non risolve i problemi di bilancio, commenta, è nata male e sta finendo peggio. Gian Nicola Berti replica a chi punta il dito sulla lobby dei liberi professionisti. “La lobby che conta è quella che non paga le tasse”. Finora, afferma il consigliere di Noi Sammarinesi, i lavoratori dipendenti avevano un prelievo pressoché simbolico, il settore commerciale la forfetizzazione. A parità di reddito, sottolinea, gli unici a pagare le tasse sono da sempre i liberi professionisti. Le modifiche, afferma, sono state fatte a tutela degli autonomi con i redditi più bassi e che andrebbero a pagare il triplo dei lavoratori dipendenti. Una lettura più politica arriva dal segretario del psrs. Per Simone Celli la ricerca di formule vincenti in vista delle prossime elezioni, ha avuto la meglio sulla necessità di convergenze allargate per un provvedimento strategico per il futuro di San Marino. Un errore molto grave, rimarca Celli, giocare una partita politica sulla riforma, quando invece erano necessario il coinvolgimento di tutti per evitare un conflitto sociale che sembra essere dietro l’angolo. Se si vuole trovare punto di partenza rinnovato, conclude Celli, il nostro partito è disponibile al confronto e al dialogo nell’interesse del paese.

Sonia Tura

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