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Le reazioni alla comunicazione della crisi di governo

16 lug 2012
San Marino - Le reazioni alla comunicazione della crisi di governoLe reazioni alla comunicazione della crisi di governo
Le reazioni alla comunicazione della crisi di governo - -
Si tenta di far saltare per aria la riforma tributaria, arrestando il percorso di San Marino dalla black list, accusa Alleanza Popolare. Il tentativo è anche quello di buttare dalla finestra il lavoro della Commissione di inchiesta, a un passo dalla sua risoluzione. E si interrompe il dibattito sulla questione morale. Secco il commento del segretario della Dc. E’ la scelta più sbagliata in un momento come questo. Non importa a nessuno degli attori in gioco se il Paese sta per fallire, afferma indignata Sinistra Unita. L’importante è essere al potere nella prossima legislatura. La crisi era nei fatti, commenta l’Upr. L’accelerazione della dc verso il psd ha messo in luce tutta la fragilità del Patto. Qualcuno non pensa al Paese ma ai propri interessi, accusa Noi Sammarinesi. Qualcuno vuole fermare il cambiamento e rendere vano il lavoro della commissione antimafia e del tribunale. Diversa la lettura del Psrs che insieme a Nps ha appena costituito il gruppo socialista. Le dimissioni, dice Paolo Crescentini, sono un atto di chiarezza. Dimissioni senza spiegazioni, sottolinea il Psd che dice: una pagina nuova si è aperta, bisogna dare certezze al Paese. Nel video le interviste a Stefano Palmieri, coordinatore Ap; Marco Gatti, segretario Pdcs; Alessandro Rossi, coordinatore SU; Giovanni Lonfernini, Upr; Gian Nicola Berti, Noi Sammarinesi; Paolo Crescentini, capogruppo Psrs; Caludio Felici, capogruppo Psd

Sonia Tura

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