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Rete sul voto di scambio

29 ott 2012
Rete sul voto di scambio
SOGNO O SON DESTO?

C’era una volta, in un piccolo Stato nel cuore della penisola italica, una gentildonna candidata alle elezioni politiche. Da diversi anni occupava uno scranno nel Parlamento del piccolo Stato e, timorosa di non poter più accedere ai privilegi che da quello scranno aveva sempre astutamente tratto, la candidata decise di provare a bussare alcune porte del Castello di Acquaviva per chiedere ai cittadini del regno di votarla nuovamente. Un bel giorno bussò alla porta di una signora che da tempo soffriva di gravi problemi di salute e le promise (per la seconda volta), dato che aveva un grande cuore, di aiutarla a scrivere una comunicazione all’Istituto Sicurezza Sociale in cambio del voto tanto agognato.

C’era una volta, nello stesso piccolo Stato, un rampante imprenditore interessato alla politica. Era così interessato e in buona fede che, non si sa bene perché, la sua attività politica si avverava, come per magia, solo in occasione delle campagne elettorali. La sua determinazione era tale da sacrificare il tempo delle sue segretarie (solitamente devote alla missione aziendale) le quali, per tutto il periodo precedente le elezioni, avevano il compito preciso di telefonare a tutti i clienti sammarinesi del rampante imprenditore e invitarli a scrivere il suo nome sulla scheda elettorale.

C’era ancora una volta, in quel piccolo Stato, un Castello in cui vivevano cittadini molto uniti tra loro, pieni di dignità e di amore per il proprio territorio. Si chiamava Faetano. Era un Castello che evidentemente era molto amato anche dai politici che, chissà per effetto di quale sortilegio, nei periodi di campagna elettorale apparivano alla soglia delle case degli abitanti per chiederne il voto per poi sparire, quasi dimenticandosi del Castello stesso, una volta occupato lo scranno di Consiglieri. Durante queste loro visite elettorali, i cosiddetti politici si dimostravano molto affettuosi e regalavano agli abitanti di Faetano speciali biglietti di “auguri” personalizzati con il proprio nome e numero di lista e, addirittura, autoinvitandosi in casa a prendere un caffè per valutare attentamente di quale favore o dono speciale avessero bisogno i cittadini in questione in cambio del voto.

….vorremmo con tutte le nostre forze che queste storielle fossero semplicemente delle favole della buonanotte. Sono purtroppo solo tre episodi da aggiungere a tutta la lista degli abusi e soprusi di una classe politica immatura e irresponsabile, che continua a elemosinare voti casa per casa in cambio di favori, a testimonianza di un vuoto culturale e programmatico ormai insopportabile. Episodi di cui siamo venuti a conoscenza e che purtroppo non possiamo fare altro che raccontare sottoforma di favola, perché i cittadini sammarinesi coinvolti non hanno alcuna intenzione di segnalarli alle Autorità.
Ma se la volontà dei sammarinesi è quella di cambiare questo Paese, di cambiarlo veramente, occorre che loro per primi non tollerino i comportamenti illeciti, il voto di scambio, i piccoli soprusi quotidiani, che si tratti ad esempio dell’auto di un politico in divieto di sosta sotto lo sguardo di qualche gendarme compiacente, di un cantiere in cui i muratori non indossano il casco o di lavoratori in nero. Segnalate ogni abuso o la vostra indifferenza vi renderà complici dell’abuso stesso.
Siate voi i protagonisti del cambiamento e cambiate la politica, perché questi politici non cambieranno mai.
RETE cerca di fare la propria parte segnalando continuamente casi di abuso di potere, di aggiramento o forzatura delle Leggi (si vedano i recenti articoli sul sito www.movimentorete.org ) e i candidati e attivisti del Movimento, che provengono dal mondo delle Associazioni, si sono da sempre battuti per attirare l’attenzione delle Istituzioni su casi anomali, illeciti e lacune normative.
Il Movimento RETE nasce proprio qui, dalla voglia di ottenere le risposte che lo Stato non ha dato per anni, dalla voglia di poter parlare della politica, quella vera, quella dei progetti sul tavolo, degli accordi, delle idee per crescere. Ma si sa, come nei migliori giardini, per far crescere le piante rigogliose occorre prima estirpare le erbacce.
RETE PUÓ! (e anche tu!)

Comunicato stampa

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