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Primo giorno di Consiglio Grande e Generale

17 dic 2012
Primo giorno di Consiglio Grande e Generale
Primo giorno di Consiglio Grande e Generale
19.20 - 81 milioni 166mila 437 euro. E’ questa la liquidità di cassa a fine novembre. Una cifra che si è, di anno in anno, dimezzata. A gennaio 2012 era di 156 milioni. Nel 2011 i milioni di euro erano 281. Sono le cifre fornite dal Segretario per le finanze, in risposta all’ordine del giorno che chiedeva di conoscere lo stato dei conti pubblici. Felici ha sottolineato la condizione impropria che caratterizza la legge di bilancio. Non c’è tempo per un confronto all’altezza dei problemi ma la politica, sottolinea, è chiamata a dare risposte soprattutto nei momenti complessi. Non sarà una legge omnibus. Nessuna ridondanza programmatica, puntualizza. Il bilancio terrà conto delle premesse che la relazione presentata in prima lettura porta con se, compresa la relazione della finanza pubblica. L’imposta patrimoniale verrà spalmata anche sul 2013. Ma, promette Felici, se i risultati ottenuti dalla gestione dei residui saranno soddisfacenti potrebbe non essere attivata la seconda fase. In arrivo anche imposizioni fiscali sui premi assicurativi. Certa la modifica dell’articolo 56 per i frontalieri che si vedranno rimborsato l’esubero di imposta pagato rispetto ai sammarinesi. Intanto per dare fiato alla liquidità verrà sospeso per un anno l’accantonamento delle risorse del fondo pensioni e prenderà vita l’immobiliare pubblica. Subito dopo l’approvazione del bilancio, quindi già nei primi giorni di gennaio, inizierà il confronto con tutto il Paese, dalla politica, all’economia, alle forze sociali, per arrivare a una manovra finanziaria vera e propria. Ma Felici insiste anche sulla necessità di ripartire subito dal testo della riforma fiscale, con tutte le modifiche e gli aggiornamenti necessari, per portarla in dirittura d’arrivo quando prima. Il programma di Bene Comune, ricorda, fissa per il primo gennaio del 2014 l’entrata in vigore del nuovo sistema di imposte indirette. Pasquale Valentini sottolinea gli interventi straordinari messi in campo finora. Hanno consentito, puntualizza il Segretario agli esteri, di mantenere il deficit sotto certi margini. Certo, ha detto, non siamo soddisfatti, ma vi invito a verificare i volumi di bilancio per constatare quanto è diminuita, non solo l'entrata, ma anche l'uscita. Non si può dire, sintetizza, che siamo rimasti a guardare. Sul fronte opposto il segretario socialista. Per Simone Celli questo bilancio è la certificazione del fallimento della politica economico-finanziaria di Valentini. Felici, sottolinea, ha messo in evidenza difficoltà enormi, dati che confermano l’emergenza in cui si trova il Paese. Una crisi di sistema, rimarca, non adeguatamente contrastata negli ultimi anni. E dal 2008 che diciamo di essere in piena emergenza, gli risponde il segretario della Dc. E se si fosse fatta la riforma fiscale oggi non avremmo tanti interventi stralcio. La crisi di liquidità, sottolinea, è dovuta anche al fatto che non sono stati accesi mutui. Marco Gatti dice di non credere al pareggio di bilancio nel 2013, ma invita a lavorare in questa direzione. Ci misureremo, aggiunge, sulla capacità di rivedere la spesa corrente. Vedremo se saremo capaci di fare scelte difficili. Quelli che confermiamo oggi sono gli unici interventi possibili.

17.00 - 81 milioni 166mila 437 euro. E’ questo il totale di cassa a San Marino, alla fine del mese di novembre. Una cifra che si è, di anno in anno, dimezzata. A gennaio 2012 era di 156 milioni, alla fine del 2011 i milioni di euro erano 281. Le cifre sono state fornite dal Segretario di Stato per le Finanze durante la presentazione del bilancio dello Stato, in risposta all’ordine del giorno che chiedeva di conoscere lo stato dei conti pubblici. Felici ha sottolineato la condizione impropria che caratterizza la legge di bilancio. Non c’è tempo per un confronto all’altezza dei problemi ma la politica, sottolinea, è chiamata a dare risposte soprattutto nei momenti complessi. Non sarà una legge omnibus. Nessuna ridondanza programmatica, puntualizza. Il bilancio terrà conto delle premesse che la relazione presentata in prima lettura porta con se, compresa la relazione della finanza pubblica. L’imposta patrimoniale verrà spalmata anche sul 2013. Ma, promette Felici, se i risultati ottenuti dalla gestione dei residui saranno soddisfacenti potrebbe non essere attivata la seconda fase. In arrivo anche imposizioni fiscali sui premi assicurativi, per i quali oggi non si paga alcuna tassa. Certa la modifica dell’articolo 56 per i frontalieri che si vedranno rimborsato l’esubero di imposta pagato rispetto ai sammarinesi.
Intanto per dare fiato alla liquidità verrà sospeso per un anno l’accantonamento delle risorse del fondo pensioni e prenderà vita l’immobiliare pubblica. Si avvierà, spiega Felici, la cartolarizzazione del patrimonio dello Stato. Con le obbligazioni che ne deriveranno si finanzieranno opere e infrastrutture. Subito dopo l’approvazione del bilancio, quindi già nei primi giorni di gennaio, inizierà il confronto con tutto il Paese, dalla politica, all’economia, alle forze sociali, per arrivare a una manovra finanziaria vera e propria. Ma Felici insiste anche sulla necessità di ripartire da subito dal testo della riforma fiscale, con tutte le modifiche e gli aggiornamenti necessari, per portare in dirittura d’arrivo quando prima. Il programma di Bene Comune, ricorda, fissa per il primo gennaio del 2014 l’entrata in vigore del nuovo sistema di imposte indirette.

16.35 - 81 milioni 166mila 437 euro. E’ questo il totale di cassa a San Marino, alla fine del mese di novembre. Una cifra che si è, di anno in anno dimezzata. A gennaio 2012 era di 156 milioni, alla fine del 2011 era di 281 milioni di euro. Le cifre sono state fornite dal Segretario di Stato per le finanze durante la presentazione del bilancio dello Stato.

s.t.

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