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Il Consiglio riparte dall'articolo 24, la proroga dei provvedimenti fiscali straordinari

21 dic 2012
Il Consiglio riparte dall'articolo 24, la proroga dei provvedimenti fiscali straordinari
La creazione di un istituto finanziario pubblico è stato il tema su cui si sono incagliati i lavori consiliari in seduta notturna e su cui non sono mancati momenti di acceso confronto tra le parti. L’esame dell’articolato del bilancio di previsione 2013 è ripreso all'avvio della seduta notturna dall'articolo 18 “Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità”, approvato poi a maggioranza. Quindi il governo ha presentato l'emendamento all'articolo 18 bis “Costituzione di un istituto finanziario pubblico”, approvato solo dopo oltre due ore di dibattito anche acceso, con 31 voti a favore, 26 contrari e un astenuto. Contro la Finanziaria pubblica l'opposizione si è dichiarata, da una parte, con i movimenti, apertamente contraria, dall'altra, Upr e Ps hanno espresso dubbi sulla destinazione delle risorse derivate dalla cartolarizzazione dei beni. E a riguardo, è stato ripresentato l'emendamento “articolo 13 ter” di Intesa per il Paese relativo alla gestione del patrimonio dell'Eccellentissima Camera, posticipato proprio per l'affinità dell'argomento, ma comunque, alla fine, respinto. Bocciato poi l'emendamento 19 bis di Su, mentre più fortuna ha avuto il 19 bis di Cittadinanza attiva “Trasparenza effettiva dei beneficiari effettivi del sistema bancario e finanziario” che passa l'esame dell'Aula con 29 voti a favore, 25 contrari e 3 astenuti. Respinti poi gli emendamenti successivi: dell'articolo 20 bis di Intesa per il Paese e dell'opposizione, così come del 20 Ter di Intesa per il Paese e di tutta l'opposizione, quindi dell'articolo 21 bis e 22 bis, 22 ter di Intesa per il Paese. Niente da fare infine anche per gli emendamenti 22 ter e 22 quater dell'opposizione. In particolare, sull'ultimo emendamento, per stralciare e rivedere la convenzione del così detto “parcheggione”, i consiglieri di minoranza sono intervenuti numerosi, malgrado l'ora tarda. La proponente Francesca Michelotti ha ripercorso la storia della convenzione risalente agli anni '90, “è chiaro- ha sottolineato- che lo Stato ci ha rimesso perché l'azienda non ha rischio di impresa, adesso guardiamo le cose da più lontano, e l'intervento va nella direzione della spending review”. Dalla maggioranza l'intervento fuori dal coro di Mario Venturini, Ap. “A titolo personale voterò a favore- ha dichiarato- anche se credo si tratti di enorme strumentalizzazione, visto che si sollevano gli animi voterò a favore”. La seduta, terminata alle 2.45 di notte, è ripresa questa mattina e i lavori andranno avanti anche nelle ore previste per la pausa pranzo.

s.t.

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