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Bene Comune: entro l'anno i primi segnali di ripresa dell'economia

18 apr 2014
Bene Comune: entro l'anno i primi segnali di ripresa dell'economiaBene Comune: entro l'anno i primi segnali di ripresa dell'economia
Bene Comune: entro l'anno i primi segnali di ripresa dell'economia - La riforma delle licenze e dell' università, la ratifica del decreto sviluppo, la legge sugli incent...
La riforma delle licenze e dell' università, la ratifica del decreto sviluppo, la legge sugli incentivi all'occupazione e, in prima lettura, la riforma del catasto e la variante al piano regolatore per rendere Rovereta una zona commerciale. I tre capigruppo di maggioranza fanno il punto sulle ultime due sessioni consiliari e sul lavoro portato a casa dalla coalizione Bene Comune dopo 15 mesi di governo. Si può cominciare a parlare di uscita dalla crisi, commenta Luigi Mazza. Entro l'anno vogliamo dare una sostanziale risposta al problema dell'occupazione. Non creeremo imprese per dare lavoro ai frontalieri, sottolinea. Per questo, all'Ufficio del lavoro, sono state chieste liste di disoccupazione suddivise per tipologie.
Gli investitori esteri guardano con attenzione al settore della sanità e a quello finanziario legato alle riassicurazioni e alla gestione di investimenti. Ma restano asset importanti il Parco scientifico-tecnologico e l'aeroporto di Rimini, anche se il fallimento di Aeradria non può non creare ritardi. Siamo al 90% del pacchetto di interventi in campo economico e di sviluppo, sottolinea Stefano Macina. Dopo la riforma del mercato del lavoro gli obiettivi, a livello normativo, saranno quasi tutti realizzati. Rimangono da completare alcuni tasselli come la certezza del diritto e la sburocratizzazione, ma la ripresa è alle porte.
Anche le intese trasversali sugli ordini del giorno non creano problemi alla maggioranza. Li avremo, commenta Mario Venturini, se non arriveranno i risultati. Abbiamo accelerato e, afferma il capogruppo di Ap, non ricordo altri governi che abbiano prodotto tanto. Restano invece visioni diverse sulla commissione di inchiesta. Venturini avrebbe votato anche la proposta della minoranza. La vicenda Cassa, conferma, è una bomba che ha creato effetti devastanti. Il testo proposto era per noi inaccettabile, ripete Luigi Mazza, perchè dava ragione a una Procura che ha smantellato un progetto che però non è ancora detto abbia agito in violazione di legge. Stessa valutazione dal capogruppo del psd. L'ordine del giorno dell'opposizione non era accettabile. Ancora oggi contesto la tesi della Procura di Forlì, sottolinea Stefano Macina. Non è una commissione di inchiesta su Cassa di Risparmio ma su situazioni che risalgono a qualche anno fa.

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