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In commissione Esteri il riordino dei Corpi di polizia col generale Gentili

18 apr 2014
In commissione Esteri il riordino dei Corpi di polizia col generale GentiliIn commissione Esteri il riordino dei Corpi di polizia col generale Gentili
In commissione Esteri il riordino dei Corpi di polizia col generale Gentili - La relazione sul riordino dei corpi di polizia al centro della Commissione Esteri. Presente il coman...
La relazione sul riordino dei corpi di polizia al centro della Commissione Esteri. Presente il comandante della gendarmeria, che parla di riforma a costo zero “e anch'io sono a costo zero”, ha aggiunto.
“Ho un trattamento economico modestissimo, inferiore ai miei predecessori”. Così il generale Gentili nel presentare la sua proposta di riforma, definita “a costo zero”. Per il segretario agli Esteri, la priorità spetta alla funzionalità di dipartimento, il riordino dei corpi verrà di conseguenza. “E – ha aggiunto – il governo concorda sulla necessità di una centrale operativa unitaria e di un reparto antiriciclaggio, così come sull'importanza della formazione, ma senza mandare personale fuori territorio”. Poi bisognerà ridefinire anche i rapporti tra i Corpi, il dipartimento e il congresso militare, perché ci sono “funzioni che andranno distinte e chiarite”. Il generale Gentili ha anche proposto la creazione dei servizi segreti e di un reparto antiriciclaggio interforze. “Ma nella relazione – ha aggiunto – non c'è pretesa di dire alla Repubblica cosa fare. Il direttore di dipartimento – ha spiegato – alla luce degli insuccessi dei coordinatori, deve avere delle prerogative. Parlo di un direttore che è anche comandante della Gendarmeria per avere la certezza che le direttive siano eseguite da almeno uno dei tre Corpi. Non voglio azzerare i comandanti dei Corpi. Comunque è ora – ha detto – di selezionare qualche giovane laureato e formarlo con corsi nelle scuole di polizia italiane e tra 5-10 anni potrete avere comandanti sammarinesi. E' una vostra scelta”. Nel rispondere alle domande dei commissari, il comandante ha sottolineato che, a suo giudizio, le intercettazioni per ora non sono emergenze, ma sarà la politica a decidere, e che forse ora c'è più bisogno di personale che di dotazioni. Approvato poi a maggioranza l'ordine del giorno a conclusione del dibattito, che impegna il governo a predisporre le modifiche normative per una maggiore funzionalità del dipartimento di polizia. La commissione infine, e per la prima volta, ha revocato la residenza a un imprenditore a fronte di “impegni non presi”: aveva presentato un progetto di investimento che non si era mai concretizzato.

FB

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