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Il Pdcs sulla trasmissione paritaria del cognome

31 lug 2014
Il Pdcs sulla trasmissione paritaria del cognome
Il Pdcs sulla trasmissione paritaria del cognome
A seguito di una recente pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo con la quale si è condannata l’Italia e più in generale si sono dettati principi valevoli per tutti gli Stati del Consiglio d’Europa in ordine alla questione della trasmissibilità del cognome ai figli, anche nella Repubblica di San Marino è doveroso e urgente affrontare tale problematica.

Secondo le attuali direttive europee i genitori devono poter scegliere quale cognome attribuire ai propri figli, quello paterno, materno o di entrambi i genitori nell’ordine concordato dalla coppia in piena autonomia familiare.

A San Marino, invece, attualmente la trasmissione è riservata in via esclusiva in base alla linea paterna, limitando così la libertà di scelta dei genitori e la completa parità giuridica degli stessi.
Inoltre, da non sottovalutare, è il sempre più diffuso fenomeno della scomparsa di molti cognomi storici sammarinesi come conseguenza dell’attribuzione del solo cognome paterno.

A San Marino sono state e sono numerose le richieste di poter aggiungere il cognome materno o di poter trasmettere ai propri figli solo tale cognome, ma le istanze sono state quasi tutte negate in ragione della legge attuale. Con l’auspicabile modifica della legge vigente si metterebbe fine a tale disparità adeguando l’ordinamento sammarinese all’esigenza di rispettare il principio richiesto dal Consiglio d’Europa di libertà di scelta e di non discriminazione.

La nostra proposta indicherà il permanere del principio di attribuzione del cognome paterno quale regola generale valevole in caso di silenzio dei genitori alla nascita del figlio, ma proporrà di riconoscere agli stessi la facoltà o diritto di scelta se aggiungere il cognome materno o decidere per il solo cognome materno, o anche entrambi i cognomi, senza dovere fornire particolari motivazioni e giustificazioni. Qualunque sia la scelta operata dai genitori per il figlio primogenito, dovrà estendersi a tutti i figli nati successivamente dalla stessa coppia.

Particolare attenzione verrà posta nella nostra proposta, ai figli minorenni già nati prima della auspicabile modifica della legge attuale: chiederemo una norma che, nell’ottica della unitarietà familiare anche sotto l’aspetto del cognome ma considerando anche l’interesse del minore a mantenere il cognome impressogli alla nascita, lasci la decisione al giudice tutelare, attivato dalla richiesta dei genitori.

Sui figli maggiorenni ancora presenti in famiglia, si proporrà di lasciare alla loro libera determinazione se uniformarsi al “nuovo” cognome familiare scelto dai genitori per i figli minori con una apposita richiesta al giudice che potrebbe essere inoltrata per il tramite dell’Ufficiale di Stato Civile, diminuendo i costi e accelerando i tempi della decisione.

Altro problema da non sottovalutare sarà il caso dell’attribuzione del doppio cognome e le regole della sua trasmissibilità. Si ritiene che Il figlio che porta entrambi i cognomi dei genitori, possa trasmettere ai propri figli uno solo, o quello paterno o solo quello materno o anche entrambi i propri due cognomi se l’altro genitore non ritiene di trasmettere il proprio.

Dovrà quindi valere la regola che il cognome non può essere costituito da più di due elementi e nel silenzio dei genitori, alla nascita del figlio, si ritiene ragionevole e opportuno confermare la regola generale di attribuzione del cognome paterno.

Come si vede, il tema è di particolare complessità, non tanto per l’accoglimento del principio di libera scelta dei genitori nella attribuzione del cognome ma nelle sue articolazioni pratiche e declinazioni, in quanto coinvolge aspetti e diritti fondamentali della persona.

Si ritiene inoltre che il tema, che comporta una modifica sostanziale delle norme del vigente diritto di famiglia, abbisogni di un ampio e serrato confronto e condivisione fra tutte le forze politiche, da attuare in tempi brevissimi.

Per questi motivi la Commissione Consiliare I nella seduta di ieri, in accordo con il presentatore del progetto di legge di iniziativa popolare, ha ritenuto opportuno posticipare l’esame del progetto di legge “Modalità paritaria di trasmissione del cognome” nella sua più prossima seduta verosimilmente nei mesi di settembre/ ottobre. Ciò nell’auspicio che si possa ritornare all’esame del progetto con i necessari emendamenti frutto della più ampia condivisione.

Il PDCS ritiene importante giungere all’eliminazione di disposizioni che non attuano pienamente l’uguaglianza dei diritti così come dettato dalla nostra Carta Costituzionale e dalle diverse convenzioni internazionali sottoscritte dal nostro Stato: occorre riconoscere il principio che attribuisce ai genitori il diritto di poter scegliere il cognome da attribuire ai propri figli, in piena libertà.

Il PDCS ringrazia Federica Merlini – Responsabile del gruppo di lavoro interno al Partito, i Consiglieri Lorella Stefanelli e Anna Maria Muccioli e gli altri membri del gruppo di lavoro sulla trasmissione paritaria del cognome, per il contributo fondamentale fin qui dato nello studio e nella elaborazione delle proposte sopra illustrate, contributo che non mancherà di proseguire in ogni sede opportuna.

Comunicato stampa PDCS

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