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Caso E-vox, le opposizioni: "Interpellanza respinta dall'Ufficio di Segreteria, usati due pesi e due misure"

20 ott 2014
Caso E-vox, le opposizioni: "Interpellanza respinta dall'Ufficio di Segreteria, usati due pesi e due misure"Caso E-vox, le opposizioni: "Interpellanza respinta dall'Ufficio di Segreteria, usati due pesi e due misure"
Caso E-vox, le opposizioni: "Interpellanza respinta dall'Ufficio di Segreteria, usati due pesi e due misure" - Atto d'accusa delle opposizioni nei confronti dell'Ufficio di Segreteria per aver rigettato per la t...
Atto d'accusa delle opposizioni nei confronti dell'Ufficio di Segreteria per aver rigettato per la terza volta una interpellanza sul caso E-vox volta a chiedere al Governo se i fatti riguardanti il Consigliere e segretario Dc Marco Gatti fossero fondati e se sì, quale posizione l'Esecutivo intendesse prendere in merito. "Fatti gravissimi, se confermati – sostengono i rappresentanti dell'opposizione - poiché riguarderebbero 700 milioni di evasione fiscale e un legame dello stesso Gatti con cinque persone vicine al clan camorristico Di Lauro, poi arrestate in Italia”. “L'Ufficio di Segreteria usa due pesi e due misure – accusano i Consiglieri firmatari - motivando il diniego all'ammissione dell'interpellanza al dibattito consiliare con ragioni del tutto soggettive, ovvero 'delle rogatorie il Governo non può rispondere', quando in passato per casi simili si è proceduto senza remore”. "Le notizie di reato delle Fiamme Gialle di Novara prendono vigore - precisa Luca Santolini (Civico 10) - attraverso atti che attestano tramite rogatoria dalla Svizzera che Gatti sia effettivamente sotto inchiesta da parte della Procura di Milano e in virtù della medesima rogatoria sia già stato ascoltato dalla magistratura, notizie riportate anche dal Corriere di Novara. Il segretario democristiano – conclude - non può continuare a fare finta di nulla”. Atto responsabile sarebbe dimettersi non solo da segretario Dc ma anche da Consigliere, – concorda Matteo Zeppa (RETE) - basta con la discrezionalità della politica. Non è accanimento contro Gatti - dice - ma solo la volontà di riuscire a fare “un funerale a questo sistema”. Anche Ivan Foschi (Sinistra Unita) non condivide l'interpretazione data dall'Ufficio di Segreteria: "Si tratta di domande di interesse pubblico - osserva - non è gossip; le notizie ci sono, è acclarato il coinvolgimento di una società facente capo a Gatti. E non è certamente un fulmine a ciel sereno, perché arriva in un momento in cui la questione morale è centrale. E se a questo aggiungiamo che due Segretari di Stato si sono recati dalla Reggenza per chiedere chiarezza sulla situazione di Claudio Felici, è strano che non l'abbiano fatto per il segretario del loro partito".

sp

Nel video l'intervista al consigliere Federico Pedini Amati

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