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Legge di bilancio: l'intervento dell'Upr

27 nov 2014
Legge di bilancio: l'intervento dell'Upr
Legge di bilancio: l'intervento dell'Upr
Il dibattito che si è svolto ieri sul bilancio di previsione 2015 ha fornito interessanti spunti di riflessione che Unione per la Repubblica intende ulteriormente approfondire.
Il documento che ci è stato presentato in prima lettura disegna una rappresentazione realistica, senza particolari fronzoli o idee innovative, dello stato del bilancio pubblico e di cosa potrebbe essere il bilancio dello Stato nel 2015.
Ci sono però nodi politici rilevanti su cui sarebbe lecito capire gli intendimenti di maggioranza e Governo. Nel dibattito ci sono state voci molto discordanti all’interno della maggioranza fra chi sostiene che non sono stati fatti gli interventi di revisione della spesa, chi sostiene che sostanzialmente le cose stanno andando bene e chi dice con sincerità che lo stato delle finanze pubbliche è critico.

Manca a giudizio di UPR una visione di lungo termine che non può essere limitata alla sola ricerca di soluzioni per avere liquidità nel bilancio, senza proposte o idee per incrementare le entrate senza aumentare imposte o ridurre i servizi.
Le uniche cose che abbiamo sentito sono lavoro per ridurre la spesa, aumentare l’efficienza ma poche o quasi nessuna idea su come aumentare le entrate.
Il 2014 è stato l’anno dei tagli alla scuola, come hanno detto dai Consiglieri di maggioranza con buona pace del Segretario alla Pubblica Istruzione, oppure dei tagli degli stipendi nella PA e negli Enti a partecipazione pubblica (sarebbe interessante sapere se gli Enti hanno restituito le somme risparmiate allo Stato) oppure l’anno dei prepensionamenti – riproposti anche per il 2015.
Di altro poco o nulla, tante enunciazioni di principio, pochi risultati.
UPR chiede ad esempio a quanto sarà venduta la Centrale del latte? Un prezzo minimo di vendita è sempre un atto normale quando si parla di un Ente Pubblico che ha macchinari per centinaia di migliaia di euro, non ha debiti ed ha in esclusiva la raccolta e vendita del latte a San Marino. UPR fa una proposta – perché non destinare la somma incassata dalla vendita per sostenere le attività delle Federazioni sportive affiliate al CONS su cui nel 2015 la scure delle revisione della spesa taglierà i fondi?
Oppure svolgiamo un’altra riflessione pubblica, perché prevedere un finanziamento di oltre 1,2 milioni di euro all’Ente Poste per un ipotetico disavanzo? L’Ente non dovrebbe nascere per essere più efficiente? Se inizia già con i primi bilanci in perdita che futuro può avere un ente che vede diminuire gli introiti dalle attività postali? Si preannuncia un futuro come banca?
Oppure i 6,5 milioni di euro che AASS sosterrà per investimenti per conto dello Stato a cosa servono? Gli 1,2 milioni di euro per il settore fognature sempre erogati dall’AASS non possono essere inseriti direttamente nel bilancio dell’Ente?
Cambiamo argomento; passando al settore finanziario che idee hanno Governo e maggioranza per rilanciare il settore? Non si parla più di CARISP, non si capisce come il sistema in assoluta staticità nei numeri della raccolta possa mantenere strutture e personale adeguati a un sistema di dimensioni doppie. E’ oscuro il motivo per cui il Governo non nomina ne il Direttore ne il Vice Direttore AIF e UPR fa anche qui una proposta: perché non si procede alla riconferma degli attuali vertici, cittadini sammarinesi di ottima professionalità?
Sempre su questo tema la famosa e controversa "delibera Gumina" perché non è revocata e il compenso utilizzato per la formazione professionale di personale nel sistema bancario? Questo è un mistero stile "delibera Rothschild" su cui nessuno è d'accordo ma non si chiede la restituzione dei soldi.
E infine l’ultima perla: il turismo matrimoniale. L’articolo è strano e sospetto e si fatica a comprendere se gli introiti dei matrimoni abbiano la capacità di risollevare bilancio e settore turistico. In momenti difficili servono idee lungimiranti e coraggiose ma prima di arrivare ai matrimoni, tema caro anche alla vicina Rimini, noi ci saremmo concentrati su altri come prezzo carburante, sconti periodici sulla monofase a panieri di beni.
Ci sono a nostro giudizio tante soluzioni che potrebbero essere adottate, ma il punto di fondo è capire se il Governo e la maggioranza hanno una visione di prospettiva oppure se dopo l’anno dei sacrifici ci si limiti al piccolo cabotaggio per chiudere una verifica di Governo incerta e essere pronti, in caso di emergenza, ad andare al voto nel 2015.

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