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Consiglio: ripresa la maratona sul bilancio

15 dic 2014
Consiglio: ripresa la maratona sul bilancio
Consiglio: ripresa la maratona sul bilancio - Si entra nel vivo della legge di bilancio, mano a mano che avanzano gli interventi di maggioranza e...
Si entra nel vivo della legge di bilancio, mano a mano che avanzano gli interventi di maggioranza e opposizione. Proprio quest'ultima cita spesso la commissione di controllo della finanza pubblica, perchè è proprio sulla relazione dell'organismo di controllo dei conti che si sviluppano le criticità della manovra per il 2015. Il socialista Celli mette subito il dito sulla piaga: 109 punti di risparmio quasi totalmente disattesi. Le criticità restano la pubblica amministrazione e le pensioni. La maggioranza prende atto del passo in avanti per una finanziaria snella, e che presenta un passivo limitato ai 15 milioni di euro, che fanno guardare in prospettiva al pareggio di bilancio, anche se dai banchi della coalizione di governo non mancano degli appunti, come quello di Valeria Ciavatta, di Alleanza Popolare, che nonostante gli interventi nel settore pubblico, non si è arrivati al risparmio sperato. "qualcosa non ha funzionato - ha detto rivolgendosi a Capicchioni - e bisognerà capire perchè". Il coro della minoranza è comunque univoco: non si può indebitare ancora di più lo stato, con l'accensione dei mutui presso le banche per far tornare i conti in ordine. Un macigno per le nuove generazioni. Ma nel dibattito mattutino, arrivato al giro di boa, c'è da registrare l'Upr che con NIcola Selva punta il dito delle spese correnti di circa l’87% che pesano sul bilancio come un macigno e "non mi sembra che nonostante le tante discussioni su come limitare spese e sprechi si siano fatti passi significativi". Ma è dalle donne del partito di maggioranza che arrivano le prime sorprese: inizia Mariella Mularoni Pdcs Ns. "Non siamo pienamente soddisfatti ma neppure pessimisti perché con l'azione del contenimento della spesa e con un monitoraggio su entrate e gettito contiamo di poter arrivare al pareggio di bilancio nel 2015". Critica soprattutto Lorella Stefanelli, collega fi partito, " Non possiamo ricorrere all'indebitamento per sostenere la spesa corrente. C'è inoltre il grave problema della liquidità. Sono fiduciosa sul fatto che sapremo trovare le soluzioni per risolvere il problema della liquidità ma non possiamo ricorrere al sistema del credito bancario. Se c'era sufficiente liquidità non avremmo dovuto accendere prestiti". La relazione di controllo della Finanza pubblica è a tratti impietosa - conclude - nel 2013 abbiamo speso più di quello che abbiamo incassato. Ma anche voci positive, come quella del Dc Massimo Ugolini: "a settembre 2014 si registravano 44 aziende in più rispetto all'anno precedente: un segnale positivo. Ora dobbiamo tradurre lo sforzo normativo in risultati occupazionali. Il tema delle infrastrutture è nevralgico per il rilancio dell'economia". "Ancora non sono stati aggrediti i principali nodi di spesa", rilancia Luca Santolini, "la spesa per la politica non è eccessiva ma ci sono i margini per razionalizzarla e dare piu forza e credibilità alla politica". Sempre dai banchi dell'opposizione e Grazia Zafferani a ribadire per Rete che la liquidità viene coperta da un nuovo indebitamento, con le banche, le stesse aiutate in passato dal governo. Per Massimo Ugolini, Pdcs: “Il Progetto di legge è un documento snello e sostenibile. Non sono presenti elementi di carattere straordinario. Se pensiamo che nel 2013 siamo passati da un disavanzo di 33 milioni in fase
previsionale ai 17 in sede consuntiva, credo che ipotizzare il pareggio di bilancio nel 2015 non sia affatto sbagliato". Sulla stessa lunghezza d'onda il collega Stefano Canti, Pdcs: "Dobbiamo essere onesti e chiari nel dire alla cittadinanza che la vera sfida su cui tutti i partiti dovrebbero mettersi alla prova è quella di trovare un modo di aumentare le entrate dello Stato. Su questo il Governo e la Maggioranza sono pronti a confrontarsi con tutti" "Sui progetti di sviluppo presentati credo che il progetto per la realizzazione di un polo scolastico a Fonte dell’Ovo sia importante per centralizzare in un’unica area le attività scolastiche e per mettere a disposizione del Centro Storico nuove infrastrutture che possano implementare il settore turistico ed il settore commerciale ad esso collegato".
Il socialista Rossano Fabbri si augura che la legge, alla luce degli emendamenti presentati, non torni ad essere un provvedimento omnibus e un contenitore programmatico cui segue una mancata realizzazione di provvedimenti pianificati. Mi riferisco anche al piano di sviluppo, molto è condivisibile, ma si tratta di progetti a lungo termine e troppe volte sono rimasti meri indirizzi programmatici cui non è seguito alcun provvedimenti operativo". Chiude la tornata degli interventi Massimo Cenci, Ns: “mi piacerebbe vedere scadenze, costi e obiettivi di ciascun progetto. Ad ogni modo li trovo per larga parte appropriati. Se non riusciamo a sbloccare parte delle risorse pubbliche è evidente che, anche se la finanza di progetto potrà darci una mano, difficilmente riusciremo a coprirne le realizzazioni. Non vedo tra i progetti l'università, che sembra sparita dal piano di investimenti. Nel momento in cui si ristrutturano gli edifici per la pubblica istruzione, scuole medie e superiori, mi chiedo se nel contesto è possibile collocare sedi per l'università". Nella cronaca dei lavori si inserisce anche l'Ordine del Giorno dell'Unione per la Repubblica per conoscere lo stato di avanzamento del Commissario osservatore per al verifica del recupero crediti, Antonio Gumina, la cui nomina è stata al centro di polemica per l'entità degli emolumenti. Così come l'Upr chiede se il governo ha nominato Direttore e Vice dell'Aif, in scadenza da 13 mesi

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