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Sul bilancio appena approvato arrivano i primi commenti delle forze politiche

23 dic 2014
Sul bilancio appena approvato arrivano i primi commenti delle forze politicheSul bilancio appena approvato arrivano i primi commenti delle forze politiche
Sul bilancio appena approvato arrivano i primi commenti delle forze politiche - La coalizione Bene Comune ricorda come gli interventi strutturali degli ultimi anni abbiano consenti...
La coalizione Bene Comune ricorda come gli interventi strutturali degli ultimi anni abbiano consentito di ipotizzare il pareggio nel consuntivo 2015 e polemizza con le opposizioni contestando quello che chiama “il clamore e la demagogia”, sul mutuo acceso per coprire la spesa pubblica. Critiche anche sulle tensioni per le indennità per malattia, sfociate con l'uscita dall'aula del gruppo di Rete, ritenuta immotivata dalla maggioranza. “La sua uscita – ritiene la maggioranza - non ha interrotto i lavori, proseguiti con un proficuo dibattito con il resto dell’Opposizione”. Un dialogo che, sempre secondo Bene Comune, ha portato ad un emendamento condiviso sulla Smac Card, ad un accordo sul Piano Pluriennale per gli investimenti, ad una mediazione costruttiva sulla vendita dei frustoli, ad un emendamento condiviso sul tema della trasparenza nelle partecipazioni bancarie. Una visione dei fatti che non trova d'accordo l'UPR: per voce del presidente del gruppo consiliare, William Giardi rimarca di non aver mai riscontrato la reale volontà della maggioranza di discutere sulle proposte presentate dal movimento insieme al Ps. “Quindi, un po' esagerato parlare di dialogo e condivisione – è l'analisi - questa verrà ricordata come la finanziaria dei giorni di malattia tagliati, degli apicoltori, del colpo al cerchio e alla botte, della Smac, delle armi da fuoco”. E - aggiunge la coalizione Cittadinanza Attiva – dello “scaricabarile”, specialmente sui giovani che oltre a dover pagare gli interessi di 60 milioni di euro di mutui accesi a pareggio, dovranno accollarsi i costi dei pre-pensionamenti imposti dal Governo e che un domani in caso di necessità non potranno “nemmeno più attingere a quel salvadanaio di risorse – sottolineano Sinistra Unita e Civico 10 - che sono i cosiddetti “frustoli”, perché ci penserà questo Governo a venderli”.

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