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Aspettando il congresso socialista

6 mar 2015
Aspettando il congresso socialistaAspettando il congresso socialista
Aspettando il congresso socialista - La politica cambia linguaggio e quello che un tempo accadeva al termine di un congresso politico, pe...
La politica cambia linguaggio e quello che un tempo accadeva al termine di un congresso politico, per il partito socialista è avvenuto alla vigilia dell'assise. Incontri pre-congressuali innanzitutto, che hanno registrato forti convergenze con l'alleato elettorale – l'Unione per la Repubblica - ma anche con Psd, Dc e Ap, quindi con quasi tutta la maggioranza. E se con il partito dei socialisti e dei democratici c'è all'attivo una lunga storia di abbandoni e ritorni – oggi si parla di collaborazione strutturale, il che lascia intravvedere la possibilità di una riconciliazione dopo il divorzio - con la dc si vuole scrivere la piattaforma programmatica per mettere in sicurezza la Repubblica. E' vero, si sottolineano i ruoli istituzionali diversi e si ricorda che in un clima di scontro le misure per la crescita non possono avere la giusta efficacia. Ma, sottolineano i due partiti, questo processo riformatore deve fondarsi su un ampio sostegno politico e su un diffuso consenso sociale. Con Alleanza Popolare invece il partito socialista condivide la necessità dell'urgenza di dare risposte concrete a chi è senza lavoro e di mettere in ordine i conti pubblici dando le gambe alle proposte fatte dal gruppo della spending review che non sono state ancora applicate. Ma c'è anche una forte assonanza sulla questione morale per mantenere “un atteggiamento serio e rigoroso rispetto alle vicende giudiziarie relative al connubio politica-affari”. Vedremo questa sera come la relazione politica presenterà questo quadro di rapporti. Intanto, con una lettera che avrebbe dovuto essere il suo intervento al Congresso, Federico Pedini Amati anticipa le sue dimissioni dal partito e dal gruppo consiliare e punta il dito sul mancato rinnovamento interno ma soprattutto sull'ex segretario Simone Celli reo, a suo dire, di non essere stato capace di cambiare passo e di avere ceduto a compromessi al ribasso sempre condizionato dai soliti noti.

Sonia Tura

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