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Il saluto della Reggenza all'Aula parte dall'emergenza lavoro

25 mar 2015
Il saluto della Reggenza all'Aula parte dall'emergenza lavoroIl saluto della Reggenza all'Aula parte dall'emergenza lavoro
Il saluto della Reggenza all'Aula parte dall'emergenza lavoro - E' la prima preoccupazione richiamata dai Capi di Stato: allarme occupazione con l'esortazione, a po...
E' la prima preoccupazione richiamata dai Capi di Stato: allarme occupazione con l'esortazione, a politica e governo, ad agire con maggiore incisività per riportare il Paese sulla via della crescita e dello sviluppo. I Capi di Stato invocano sforzo per superare la crisi, appellandosi all'unità e responsabilità da parte di tutte le componenti, politica, sociale ed economica. I presupposti ci sono e la Reggenza – “partendo dalla necessità di testimoniare nei fatti che le ombre gettate dalla questione morale sono dissipate” – ricorda i passi compiuti: ingresso nella white-list e riposizionamento in ambito internazionale. Poi quello che può rappresentare il vero punto di svolta, l'avvio dei negoziati con l'UE. L'invito a leggerne le opportunità e ad avvalersi dell'esempio dei modelli virtuosi che possano valorizzare l'originalità del nostro paese, nell'innovazione, ma senza dimenticare le radici, l'unicità della nostra storia quale valore aggiunto.
In ambito economico: auspicano il superamento di riserve e diffidenze, per lanciare l'attività delle imprese entro bacini più ampi. Imprese da sostenere – e a questo chiamano a anche il sistema bancario - ricordando che uno sviluppo solido non può basarsi su interventi che vadano ad alterare le regole del mercato.
Il pensiero a tutte le categorie e fasce sociali: per primi i giovani, da supportare, nella valorizzazione del merito e delle intelligenze. Per loro e le loro famiglie invocano prospettive di certezza e non di precarietà, ricordando come il Fondo Straordinario di Solidarietà non paia rispondere agli obiettivi fissati e chiedendo interventi legislativi strutturali.
Ricordano la legge quadro su inclusione sociale e diritti dei disabili, perché non resti solo enunciazione di principi. Attenzione poi alle donne, nel riconoscimento del contributi che porta, ricordando, infine, il legame con i sammarinesi all'estero.
Discorso di commiato che chiude tornando l'appello del Papa, dopo la recente visita della stessa Reggenza in Vaticano: perché tutti si adoperino per la pace, vicini agli ultimi e agli esclusi.

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