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San Marino: l'impegno dei Capitani Reggenti per il semestre che guarda all'Expò

2 apr 2015
San Marino: l'impegno dei Capitani Reggenti per il semestre che guarda all'Expò
San Marino: l'impegno dei Capitani Reggenti per il semestre che guarda all'Expò
Sarà un semestre all'insegna della pace e dell'operosità, quello dei nuovi Capi di Stato, che assicurano il ruolo di garanti delle regole democratiche e grande attenzione alla popolazione. La trasformazione in atto nel pianeta suggerisce nuove forme di collaborazione fra gli Stati, e quello delle relazioni internazionali deve costituire lo strumento essenziale della politica estera sammarinese. “Siamo e saremo al fianco delle Istituzioni - ha detto la Reggenza - nel sostenere la sfida del cambiamento, che passi attraverso l’apertura a una sempre più incisiva cooperazione multilaterale”. Nel salutare l'oratore ufficiale, un richiamo all'atteso appuntamento dell'Expo, a cui la Repubblica partecipa con convinzione: una straordinaria occasione di condivisione e di dialogo internazionale tra i cittadini, i Paesi e le Istituzioni; un palcoscenico mondiale per confrontarsi sull’utilizzo delle risorse e sulla sostenibilità ambientale, ma anche per accendere e riavviare il motore della crescita di numerosi Paesi partecipanti. Poi un riferimento all'avvio dei negoziati con l'Unione Europea. Un passaggio storico ed una tappa fondamentale nel cammino verso una maggiore integrazione europea, che impegna la Repubblica ad un salto di qualità politico e ad un nuovo impulso europeista. Il semestre che si apre oggi, dovrà dare anche forti segnali per la ricerca della pace, in un periodo in cui la minaccia terroristica è diventata un vero e proprio nuovo nemico della civiltà. Di qui l'appello ad operare per costruire una convivenza civile, in cui le ragioni del dialogo prevalgano su quelle dell’odio.
La Reggenza reputa prioritaria anche l’azione politica di rafforzamento della legalità e della sicurezza, certa della necessità di un dialogo permanente con l’intera società, di un riavvicinamento tra i cittadini e lo Stato. Alle forze politiche l'invito a stare dentro le Istituzioni, a cercare nelle ragioni del dialogo gli strumenti per ricucire lo strappo che certa politica ha determinato e favorire una piena riconciliazione con la cittadinanza. “Abbiamo bisogno – ha affermato - di riportare la maturità dell’agire politico nelle sedi preposte, di ritrovare un equilibrio costante tra Esecutivo e Assemblea consiliare, tra forze di maggioranza e di opposizione, che sia anche il risultato delle più recenti verifiche di sostenibilità tra le forze medesime”. Poi un pensiero per i cittadini che risentono maggiormente gli effetti della recessione, unitamente all'invito al confronto per una profonda rivisitazione del quadro normativo in materia di previdenza e di ammortizzatori sociali e al ringraziamento rivolto alle associazioni di volontariato, che concorrono con le stesse Istituzioni a offrire risposte adeguate ai bisogni primari di numerose famiglie. In conclusione l'impegno ad essere massima espressione di tutela dell’interesse e dell’unita nazionale e ad adoperarsi per la piena ed effettiva salvaguardia del bene comune.

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