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Rete vuole azzerare i "pianisti" in Consiglio con il sistema ad impronte digitali

30 giu 2015
Rete vuole azzerare i "pianisti" in ConsiglioRete vuole azzerare i "pianisti" in Consiglio con il sistema ad impronte digitali
Rete vuole azzerare i "pianisti" in Consiglio con il sistema ad impronte digitali - ll movimento Rete presenta un progetto di legge per la rilevazione delle presenze in Consiglio con l...
ll movimento Rete presenta un progetto di legge per la rilevazione delle presenze in Consiglio con le impronte digitali e stroncare il fenomeno dei “pianisti”.

I cosiddetti pianisti sono quelli che in Consiglio votano per un collega di partito assente. Con destrezza premono anche il bottone per la votazione elettronica del consigliere vicino di scranno e nella moltitudine diventa difficile se non impossibile vigilare per smascherarli. Per stroncare questo fenomeno Rete propone di introdurre il riconoscimento dei singoli consiglieri con il sistema dell'impronta digitale. Nessuno potrà votare al posto di qualcun altro perchè non sarà sufficiente pigiare un bottone: il sistema dovrà riconoscere ogni volta l'identità del consigliere e ne certificherà periodicamente la presenza effettiva. Il deposito del progetto in Segreteria Istituzionale è stato deciso dopo la recente votazione della legge sulle fondazioni quando in aula, denunciano quelli di Rete, i “pianisti” sono tornati impunemente in azione. Si punta all'inserimento del progetto nella sessione di luglio con procedura d'urgenza. Il sistema hardware e software di rilevamento ad impronte digitali, afferma Rete, ha costi modesti ed oltre a stroncare il fenomeno dei “pianisti” velocizzerebbe i tempi delle votazioni consentendo il computo automatico dei gettoni di presenza.

luca salvatori

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