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Polo del lusso: "fretta sospetta" accusano Cittadinanza Attiva, Rete, Lazzari e Pedini Amati.

29 lug 2015
Polo del lusso, la convenzione sul tavolo dell'Ufficio di Presidenza
Polo del lusso, la convenzione sul tavolo dell'Ufficio di Presidenza - La proposta dell'Esecutivo è quella di fare un dibattito unico, seguito da due votazioni: prima lo s...
“In 5 giorni non si può analizzare nel dettaglio una convenzione che prevede numerose deroghe alla legge. Ci vogliono tempi e modi per controllare un testo che prevede somme ingenti, in termini di benefici, a fronte di un progetto che è una sorta di scommessa”. Così Cittadinanza Attiva, Rete e i consiglieri indipendenti Lazzari e Pedini Amati che, appena usciti dall'Ufficio di Presidenza, incontrano la stampa per contestare il mancato confronto preventivo promesso. Abbiamo chiesto di avere tempo fino a settembre per discutere la convenzione con i cittadini e con le associazioni di categoria, sottolinea Lazzari. Questa urgenza è sospetta. Se entro il 10 settembre non arriverà il via libera dal Consiglio gli investitori non dovranno tener fede all'accordo, prosegue Roberto Ciavatta. Così pieghiamo l'Aula alle richieste di un privato. Il capogruppo di Rete afferma che in Francia sarebbe partita una indagine sul gruppo Borletti per abuso di fiducia, riciclaggio, corruzione privata e frode fiscale. La notizia, dice, è risaputa dalla maggioranza. A maggior ragione serve tempo per verificare, perchè siamo in ballo con un progetto da 105 milioni che lo Stato non ha. L'altro sospetto avanzato da Rete e dai due consiglieri indipendenti sta nella concomitanza tra il termine fissato dalla convenzione e la chiusura della voluntary disclosure. Giusto in tempo, affermano, per togliere dalle banche soldi che non dovrebbero risultare. I dipendenti non sono più 400 ma circa 200 e il ritorno economico sul commercio e sul turismo sarà inevitabilmente negativo. Più sfumata la posizione di Cittadinanza Attiva che ribadisce i dubbi sulle tempistiche adottate dal governo e chiede di avere tutti gli elementi. Il rischio di impresa deve essere a carico di chi investe, afferma. Se tutto è alla luce del sole, sottolinea Ivan Foschi, si può venire in Consiglio anche all'inizio di settembre e rispettare i termini della convenzione. E questo tempo in più potrebbe essere utile anche alla maggioranza.

Sonia Tura
Nel servizio il consigliere Luca Lazzari

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