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Civico 10 ci riprova con Rete. Ciacci: "Ci confronteremo su rinnovamento ed eventuali paletti"

30 ago 2016
Il gioco delle alleanzeCivico 10 ci riprova con Rete. Il Coordinatore Ciacci: "Così si affossa un progetto vincente. Ci confronteremo su rinnovamento ed eventuali paletti"
Civico 10 ci riprova con Rete. Il Coordinatore Ciacci: "Così si affossa un progetto vincente. Ci confronteremo su rinnovamento ed eventuali paletti" - Solo ieri Massimo Valentini di San Marino Insieme bocciava con Rete la proposta di una grande coaliz...
“Difficile capire le scelte di Civico 10. Il paese non deve decidere se stare a destra o a sinistra ma se cambiare la pagina della sua storia. Gli unici a poterlo fare sono i movimenti.”Solo ieri Massimo Valentini di San Marino Insieme bocciava con Rete la proposta di una grande coalizione. Un no che ha lasciato Civico 10 di stucco. E nonostante appaia a tutti definitivo, Ciacci e i suoi non si arrendono. Non li scoraggia neppure il duro j'accuse lanciato a Repubblica Futura. “Se hanno pregiudiziali li capisco perché li rispetto – dice il Coordinatore - ma così si affossa un progetto vincente e di cambiamento che stava mettendo in seria difficoltà Dc e Ps”. Proposta che – aggiungiamo noi – aveva rinsaldato il gruppo. Perché in questo momento, inutile nasconderlo, quasi tutte le forze politiche si trovano a giocare una difficile partita interna.
Ora in Civico 10 ci sarà un confronto e Ciacci ne auspica anche un altro su rinnovamento ed eventuali paletti. “In un contesto rinnovato – si chiede – come potrà Rete tirarsi indietro?” Insomma, Civico 10 ha in animo di porre il tema alle altre forze politiche, coinvolgendo nell'operazione – appunto - anche Rete. Inevitabile chiedersi quale sia a questo punto la posizione di Repubblica Futura. Sulla questione, però, sia Upr che Ap preferiscono tacere. Chi non tace, invece, è la parte dei democratici del Psd che sta con Iro Belluzzi. Questa sera – come già anticipato – si riuniscono Segreteria e Gruppo Consiliare. Marino Riccardi ha dichiarato a Tribuna che sul dialogo con la Dc la questione è chiusa, che la Direzione ha deciso e che occorre accettare ciò che è stato votato democraticamente. Solo due giorni prima Giuseppe Morganti parlava di scelta scellerata e si diceva convinto che qualcuno si fosse addirittura pentito della decisione presa. Insomma, anche in questo caso si attendono sviluppi perché è chiaro che le posizioni rimangono distanti e lo strappo difficilmente ricucibile. Una cosa è certa: la prima settimana di settembre molti nodi verranno al pettine e sarà più nitida la fotografia di quella che si preannuncia una corsa a tre.

Monica Fabbri

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