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Catalogna: la "controffensiva" di Rajoy

11 ott 2017
Mariano RajoyCatalogna: la "controffensiva" di Rajoy
Catalogna: la "controffensiva" di Rajoy - All'indomani del controverso intervento di Puigdemont, il premier spagnolo Rajoy chiede chiarimenti...
“Il Consiglio dei ministri ha concordato di chiedere formalmente alla Generalitat di confermare se ha dichiarato l’indipendenza”. E' un invito a scoprire le carte, quello di Rajoy; arrivato al termine dei lavori del consiglio dei Ministri straordinario, convocato dopo il contraddittorio speech di Puigdemont. “Assumo il mandato del popolo affinché la Catalogna si proclami uno Stato indipendente e repubblicano” – aveva detto – per poi annunciare, subito dopo, di voler sospendere tutto per favorire il dialogo. Qualunque fosse l'intento, le sue parole – da molti – sono state interpretate come un segnale di debolezza. E con l'attenuarsi dell'ondata emotiva, seguita al pugno duro, in occasione del referendum, Rajoy sembra avere ora il pallino in mano. Ciò alla luce non solo del rifiuto – espresso dalle principali cancellerie europee - di riconoscere un'eventuale indipendenza catalana, ma anche dell'appoggio dei socialisti di Pedro Sanchez, che hanno raggiunto un accordo per avviare una riforma della costituzione. A questo punto acquista peso l'ipotesi di una sospensione dell'autonomia della “regione ribelle”, tramite l'applicazione dell'articolo 155. “Chiediamo a Madrid l'avvio di un dialogo senza condizioni”, ha detto dal canto suo – oggi, in un'intervista – Puigdemont. A stretto giro la dura replica del Premier: “non può esserci mediazione – ha dichiarato - fra legge democratica e illegalità. La fuga dalla Catalogna di importanti realtà produttive e finanziarie, infine, sta facendo il resto: privando la causa indipendentista di uno degli appeal principali, quello della convenienza economica. Il PSD sammarinese segue con preoccupazione quanto sta avvenendo e sostiene l'azione del Segretario del Partito Socialista spagnolo. “La storia – recita una nota – è satura di vicende di separazioni tragiche, ma anche di riunificazioni di successo. La soluzione ideale dovrebbe essere quella della sintesi e dell'unione, nel rispetto di ognuno”.

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