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Corto circuito in Commissione di Giustizia: le posizioni dei commissari

22 nov 2017
Roberto Giorgetti e Roberto CiavattaCorto circuito in Commissione di Giustizia: le posizioni dei commissari
Corto circuito in Commissione di Giustizia: le posizioni dei commissari - <em>Nel video, le interviste a <strong>Roberto Ciavatta</strong>, Rete e a <strong>Roberto Giorgetti...
Blindati i contenuti, palpabile il clima di tensione, per un corto circuito. Già convocata per completare la relazione sullo stato della giustizia, davanti al Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici, in commissione giustizia non possono non aver pesato i fatti del momento: le dimissioni del Dg Capuano, in testa. La politica da giorni chiede contezza dei fatti che hanno portato il dirigente di via del Voltone a lasciare il Titano, in particolare, l'interesse indirizzato ai passaggi relativi alla perquisizione eseguita nell'abitazione dell'ex direttore. Contesto ancor più testo, alla luce dell'esposto presentato ieri in Tribunale dal Governo sullo stesso episodio. Massimo riserbo, resta il vincolo di segretezza cui sono tenuti i commissari, ma il silenzio si rompe in parte in Aula quando a sorpresa tre membri di opposizione annunciano le dimissioni dall'organismo. Rottura tra maggioranza e opposizione, all'interno di un ambito istituzionale che da sempre si muove con decisioni unanimi; chiara la denuncia di ingerenze della politica sulla magistratura.

Si dimette il Presidente, Massimo Andrea Ugolini del PDCS: “In un momento così delicato è fondamentale che ogni organo dello stato agisca nel rispetto della propria autonomia e competenza – dice – Pieno sostegno a tutta la magistratura. Se qualcuno vuole alimentare le parzialità in questo momento non fa bene a nessuno”. Tutto il disagio personale e l'amarezza dal commissario del PS Denise Bronzetti, che motiva le sue dimissioni come atto di responsabilità: “Non voglio alimentare in alcun modo lo scontro tra organi dello stato – dice – se non abbiamo capito che le responsabilità giuridiche le accerta il tribunale abbiamo sbagliato tutto”. Va oltre, con un intervento pesante Roberto Ciavatta di Rete che ipotizza, accanto alla commissione, di lasciare lo stesso ruolo di consigliere e rivolgersi, da cittadino alla Gendarmeria. E' invece e proprio alla salvaguardia della magistratura e della sua autonomia che si appella il commissario di Repubblica Futura, Roberto Giorgetti.

Nel video, le interviste a Roberto Ciavatta, Rete e a Roberto Giorgetti, Repubblica Futura

AS

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