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CGG: maggioranza ed opposizione non trovano condivisione sul piano di stabilità. Bocciato odg del Pdcs su delibera Ugolini

2 feb 2018
Consiglio Grande e GeneraleCGG: maggioranza ed opposizione non trovano condivisione sul piano di stabilità. Bocciato odg del Pdcs su delibera Ugoli
CGG: maggioranza ed opposizione non trovano condivisione sul piano di stabilità. Bocciato odg del Pdcs su delibera Ugoli - Si cerca la sintesi sull'ordine del giorno della maggioranza sul piano di stabilità, lo sforzo è bip...
Si cerca la sintesi sull'ordine del giorno della maggioranza sul piano di stabilità, lo sforzo è bipartisan , sembra si trovi la quadra ma il dialogo s'incaglia nell'approccio al confronto. Tutti d'accordo su un tavolo allargato con politica, forze economiche e sociali, ma se la maggioranza spinge affinché avvenga sulla base di una bozza stilata dal Governo, l'opposizione chiede di resettare e ripartire da zero. E' il grande scoglio che divide. Si va quindi al voto con due ordini del giorno. L'opposizione porta il testo su cui si è cercata la mediazione. Non passa. Viene invece approvato quello della maggioranza che impegna il Governo a presentare entro il 31 marzo un piano di stabilità nazionale per assicurare equilibrio strutturale al bilancio dello Stato; completare la ristrutturazione del sistema bancario; definire la riforma di Banca Centrale; rilanciare economia ed occupazione; identificare possibili opzioni per il reperimento delle risorse. Strategie su cui verrà avviato il confronto. Si ritiene infine auspicabile il rafforzamento della collaborazione con il Fondo Monetario. Vengono poi bocciati due ordini del giorno di Rete e Mdsi, fra cui l'anti-convertibilità del credito di imposta. Il Fondo Monetario ha messo in guardia dai rischi per la sostenibilità del Bilancio e lo stesso Celli ha rassicurato che non diventeranno debito pubblico. Con la bocciatura, però, l'opzione rimane in piedi. Prima, infatti, il Segretario alle Finanze vuole chiedere al comitato di sorveglianza una relazione su ipotesi e strumenti per tutelare gli interessi dello Stato. Sottoscritto invece da tutti i capigruppo l'odg di Dim su piano industriale e riorganizzazione del personale di Cassa, per un confronto politico entro marzo. La seduta si chiude con l'amarezza della Dc che chiedeva il ritiro del mandato del Congresso all'Avvocatura per procedere nei confronti del consigliere Massimo Andrea Ugolini in qualità di ex presidente della Commissione Affari di Giustizia. L'opposizione fa quadrato, viene chiesto voto palese. L'odg è bocciato. In maggioranza l'unico a non alzare la mano è Giuseppe Morganti. Non si tratta però di una presa di distanze, e oggi il capogruppo di SSD spiega che l'odg “non è una denuncia nei confronti di Ugolini come sostiene l'opposizione ma una procedura di carattere istituzionale, per capire come gestire al meglio situazioni analoghe ed evitare criticità. Nessuna volontà inquisitoria”.

MF

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