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Prima riunione del nuovo Parlamento, si tratta per trovare l'accordo sulle presidenze

22 mar 2018
MontecitorioPrima riunione del nuovo Parlamento, si tratta per trovare l'accordo sulle presidenze
Prima riunione del nuovo Parlamento, si tratta per trovare l'accordo sulle presidenze - Centrodestra compatto sul nome di Paolo Romani al Senato, ma M5S frena: "Non votiamo un condannato"
Domani primo giorno di riunione del nuovo Parlamento. I partiti trattano per trovare un accordo sulla presidenza delle Camere.

Dalle parole si passa ai fatti, alla elezione dei presidenti di Camera e Senato, che avviene dal primo giorno di riunione ufficiale.
Dal vertice di Palazzo Grazioli il centrodestra sembra essere uscito compatto, tanto da essere d'accordo sul lasciare la Camera dei Deputati al M5S, tenendo per sé il Senato, indicando in particolare Paolo Romani, Forza Italia.
Di Maio e soci su questo nome hanno posto un veto, poiché c'è una condanna, per uso improprio di telefonino, ma è il principio che conta, dicono: non appoggeremo mai un condannato. Ma in Senato, se anche i 5Stelle dovessero defilarsi, dalla terza votazione in poi ci sarebbe un ballottaggio a decretare il vincitore, tra i due nomi più votati, e il centrodestra potrebbe anche farcela da solo, a differenza della Camera dove serve sempre una maggioranza assoluta. Dal vertice romano sembra che Berlusconi abbia riservato parole d'elogio su Di Maio, soprattutto sulla conferenza tenutasi alla stampa estera: “Ha dato risposte efficaci – avrebbe detto l'ex Cavaliere – davvero bravo. Certo, c'è il problema del programma, ma potremmo confrontarci”.
Insomma, Berlusconi sarebbe passato da un no deciso al M5S ad una decisa apertura. Ma, viceversa, i 5Stelle potrebbero mai accettare di sedersi al tavolo del confronto proprio con Silvio Berlusconi? Si vedrà al momento delle nomine, che potrebbero lasciar capire qualcosa di più sulle future alleanze. Soprattutto alla Camera, dove il più accreditato continua ad essere Roberto Fico, già a capo della commissione di vigilanza nella scorsa legislatura per i 5Stelle. Ma se questi ultimi dovessero davvero accettare di sedersi accanto al leader di Forza Italia, scatterebbero seriamente le condizioni minime per cominciare a discutere di governo.

Francesca Biliotti

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