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Consiglio: debito estero, patrimoniale e crediti Delta monopolizzano comma comunicazioni

18 apr 2018
Consiglio pomeridiano
Consiglio pomeridiano
Il comma comunicazioni si apre con Luca Santolini che presenta un odg per impegnare il Congresso a mettere campo strategie per dare seguito all'accordo sul clima di Parigi mentre il segretario Celli riferisce in merito alle mappe di vincolo dell'Enac per la sicurezza aerea. San Marino ha partecipato all'incontro per conoscenza a cui però non sono seguiti ulteriori contatti. Le limitazioni – spiega Celli - non possono avere effetti sul nostro territorio.

Nella relazione stessa di Enac non rientra in questa prima fase e si rimanda ad incontri ad hoc. L'opposizione non risparmia frecciate ad un Governo che parla di mortalità del bestiame – attacca Marianna Bucci – ma non spende una parola sulla vendita degli npl, né ci dice cosi farà a Washington. Non parlarne – aggiunge - crea sfiducia”.

Pasquale Valentini ritiene anomala a inopportuna la presenza di un membro del consiglio direttivo di bcsm nella delegazione che parteciperà agli Spring Meetings del fondo Monetario. “Non le compete la vigilanza”, spiega. Ma è soprattutto sul debito estero che concentra l'attenzione. Il Governo – chiede - affronterà la questione con il Fondo? Perché il Consiglio non ha dato un orientamento definitivo e motivato rispetto a questo tipo di opzione”. Celli – aggiunge la Bucci – non ci dice come intende ripagare il debito e neppure quali sono le alternative per evitarlo. Non le ha. Il debito estero è stato l'obiettivo malcelato dal suo insediamento. Lo Stato dovrà ripagare quel debito con gli interessi e applicare i tagli che quel creditore ci imporrà”.

Denise Bronzetti accende i riflettori sulla patrimoniale e chiama in causa Civico 10 nel dimostrare un paradosso. “Da una parte – dice - facciamo una legge sviluppo per attrarre nuovi investitori a cui siamo disposti a dare residenza e dall'altra tassiamo investimenti non solo in territorio ma anche fuori”. “La patrimoniale non piace a nessuno – commenta Marica Montemaggi - ma è l'intervento più equo”. Il capogruppo di Civico 10 spera possano esserci margini di lavoro, ad esempio sulla tassazione degli immobili all'estero”. “E' ancora in fase di discussione”, precisa Nicola Selva. E' uno strumento scomodo ma indispensabile in tempi di crisi dei conti pubblici. Dovrà essere supportato da una forte spending review, altrimenti la maggioranza non lo sosterrà".

Nell'attacco dell'opposizione tornano i crediti Delta ma anche quello che Iro Belluzzi definisce “il dramma non risolto della disoccupazione interna”. Per gli effetti della legge sviluppo è aumentato – dice – il numero dei frontalieri occupati a scapito dei residenti”. L'opposizione parla poi di mistificazione da parte della maggioranza riguardo ai crediti Delta. Gli effetti della vendita – dice Giancarlo Venturini - ricadranno su tutti i cittadini perché saremo chiamati a coprire la perdita di risorse che se ne vanno dal paese. Tutto questo – aggiunge – dopo che per un anno Governo e maggioranza rassicuravano sulla loro gestione da parte di una bad bank pubblica”. Nel mirino di Matteo Zeppa, Fabio Zanotti e Antonio Kaulard “passati senza colpo ferire da Banca Centrale a Cassa di Risparmio”. Rivela che Savorelli e Siotto hanno presentato due richieste di conciliativa – respinte – in cui contestavano il licenziamento e chiedevano un indennizzo che, sommato, raggiunge il milione di euro circa. Riporta poi quanto scritto dai due ex membri della vigilanza. Siotto – dice il consigliere di Rete - sostiene che tutti erano al corrente che il Cis fosse in emergenza e che l'operazione titoli non era vantaggiosa per Banca Centrale ma necessaria per salvarlo. E che lo stretto rapporto dell'amministratrice di una società di Confuorti e Siotto era ben conosciuto in consiglio direttivo e ccr. I Segretari – chiede – hanno mai messo al corrente i membri dei propri partiti?"

All'invito della Reggenza ad un dialogo sereno risponde Alessandro Mancini. “Lo scontro politico – ammette - è senza precedenti perché maggioranza e Governo tirano dritto senza ascoltarci.” Prende come esempio la sanatoria “che a causa di aliquote pesanti e aspetti vincolanti è quasi inapplicabile e non sta dando i risultati sperati”. Risponde Augusto Michelotti: “qui – dice - si sta parlando di abusi”. Si dice poi sicuro che molti cittadini si metteranno in regola dato che le pratiche vengono consegnate per consuetudine tutte alla fine. “Succede in tutto il mondo”.


Giuseppe Morganti vuole chiarire un equivoco: “il debito non è stato generato oggi, si è manifestato per una necessaria politica di chiarezza”. Poi difende i vertici Carisp, il cda, il capo della vigilanza, Grais e tutti coloro “che hanno tentato di darci una mano e contro i quali sono state usate parole squallide. Non è possibile – aggiunge - che chi si adopera per il nostro paese venga messo alla gogna. Non potete insultare persone oneste, con una dignità. Così degenera il dibattito politico”. Gli appelli alla collaborazione – dice - cadono nel vuoto perché c'è la necessità di dare la spallata. Capisco che lo faccia Rete ma non la Dc”. Si rivolge ai consiglieri del Pdcs: “alle prossime elezioni Rete governerà da sola, non con voi. E neanche il partito socialista avrà un ruolo”.

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