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“Caso titoli” e non solo: Belluzzi e Capicchioni (Psd) 'mettono i puntini sulle i' e accusano gli ex Ap

13 giu 2018
Iro Belluzzi e Giancarlo Capicchioni
Iro Belluzzi e Giancarlo Capicchioni
Iro Belluzzi e Giancarlo Capicchioni precisano subito di non aver mai conosciuto Francesco Confuorti né di essere a conoscenza di sue collaborazioni o convenzioni con San Marino.

“Consideriamo inaccettabile – tuonano - il tentativo messo in atto da parte della maggioranza, dal Governo e soprattutto del Segretario Celli, di far ricadere la responsabilità di quanto accaduto e di quello che potrà accadere sul precedente Esecutivo, perché reo di aver nominato l’ex Presidente Grais e di conseguenza l’ex DG Savorelli”. Quest'ultimo nominato – ricordano – rispettando la normativa vigente ed il regolamento di BCSM, da Grais stesso.

Belluzzi e Capicchioni a tal proposito si chiedono tra l'altro se non sarebbe opportuno che l’attuale Direttore si dimettesse e che venisse dato il mandato al Presidente Tomassetti di individuare il nuovo Direttore. “Al di là di questo – continuano - si rimanda ogni responsabilità al Governo attuale, il quale non è stato in grado di controllare che le linee di indirizzo rappresentate da Grais venissero realizzate dalla dirigenza di Banca Centrale. Se ciò fosse stato fatto, oggi – dicono - avremmo una condizione totalmente differente” .

Entrambi imputano infine “la stessa responsabilità soprattutto ad Alleanza Popolare, oggi Repubblica Futura, perché – sostengono - in nome di una battaglia ingaggiata contro la vecchia governance di Cassa di Risparmio, non avendo trovato convergenze con i vecchi alleati di governo per il raggiungimento di tali obiettivi, ha preferito costruire un altro governo che le permettesse di raggiungere i risultati, rivelatisi poi negativi, per Carisp che sono sotto gli occhi di tutti”.

Comunicato stampa integrale PSD

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