Logo San Marino RTV

Consiglio: in Aula torna il sereno su dati personali, lotta al terrorismo e frode sportiva

21 giu 2018
Dalibor Riccardi
Dalibor Riccardi
Il Consiglio riparte dal Progetto di legge in prima lettura sul trattamento dei dati personali. “Diritto fondamentale in Europa” - spiega Guerrino Zanotti. La materia è regolata a San Marino da una legge del 95, “inadeguata a garantire i diritti dei singoli, non prevedendo alcun obbligo in capo a chi effettua il trattamento dei dati altrui né un'Autorità di controllo autonoma ed indipendente. Non considera, inoltre, lo sviluppo dell'economia digitale la sua integrazione nel mercato unico europeo”.

L'esigenza di mettervi mano era già sorta con l'adesione della Repubblica agli standard OCSE sullo scambio automatico di Informazioni in materia fiscale, che ha imposto l'adozione di un regolamento specifico sulla protezione dei dati sensibili che debbono essere scambiati tra gli Stati Aderenti. San Marino si è dotato di un Regolamento nel 2015, “i cui principi vengono però meno – continua il Segretario - senza una base legislativa, soprattutto in un contenzioso davanti ad una corte sammarinese o, peggio, internazionale e di altro Stato”. L'Unione Europea ha inoltre adottato nel 2016 un regolamento su protezione dati e loro libera circolazione, applicabile dal 25 maggio 2018.

Una qualunque impresa o libero professionista sammarinese che offra beni o servizi ad un cittadino della UE è tenuto ad osservare le norme del regolamento europeo, pena sanzioni amministrative direttamente irrogabili dalle Autorità di controllo dei paesi comunitari. Particolare attenzione all'ambito giornalistico, “per evitare l'uso indiscriminato dei dati senza alcuna regola”. “Norma che diventa necessaria, quindi, per l'integrazione nel mercato unico europeo, ancora prima dell'accordo di associazione”.

Davide Forcellini tira le orecchie al governo per i ritardi. “Siamo oltre i tempi utili e dobbiamo fare le cose di corsa con il rischio di farle male”. Chiede poi di non subire la normativa ma di recepirla in maniera critica, adattandola al nostro contesto nazionale. Ricorda che all'Italia è stato concesso dal garante della privacy una proroga di sei mesi prima di incorrere nelle sanzioni. Perché non abbiamo chiesto proroga anche noi? Non è un provvedimento figlio della fretta – precisa Joseph Carlini di SSD- ma frutto di lavoro e incontri. Ciò non toglie che è necessario intervenire presto”. “Siamo in ritardo su questo tema”, ammette Marco Podeschi ricordando però che di questo vuoto legislativo si era già parlato l'anno scorso. Spiega poi che non è poi possibile per San Marino ricavarsi una nicchia.

Zanotti conferma: siamo intervenuti in ritardo. Ma solo di qualche mese. Il regolamento – spiega - è di aprile 2016 e quando siamo andati al governo nel passaggio di consegne non ci era stato comunicato. C'è stato un confronto con gli organismi internazionali “che ci hanno già dato giudizio positivo sulla stesura”. Il comma scivola via velocemente.

Si apre quindi il pdl di modifica alla legge che istituisce l'Ufficio di Presidenza presentato dai consiglieri Riccardi, Belluzzi e Pedini Amati. In estrema sintesi si modifica l'articolo sui gruppi consiliari, tenendo conto dei risultati del primo turno e non le rimodulazioni conseguenti al Ballottaggio. Tema che riporta il sereno e risveglia lo spirito di collaborazione. L'opposizione chiede la procedura d'urgenza come riconoscimento di dignità e legittimazione. La maggioranza accetta chiedendo, però a tutti di mantenere gli impegni assunti in ufficio ci presidenza. “Onoriamo il nostro impegno”, dice Morganti e invita l'opposizione a fare altrettanto. Il regolamento arriverà in Aula a luglio. “Avrà carattere di testo unico” - spiega Roberto Giorgetti. “Dovrà garantire la giusta rappresentatività”, aggiunge Iro Belluzzi.

“Servirà una condivisione più ampia perché le regole del gioco lo sono per tutti – chiede Pasquale Valentini. “Il regolamento esula da noi – rimarca Matteo Zeppa – è l'eredità che lasceremo a coloro che ci seguiranno. E ribadisce quanto chiesto al tavolo del confronto: la difesa del principio dell'insindacabilità del ruolo di consigliere.

Da Dalibor Riccardi l'auspicio che si possano affrontare le varie tematiche con spirito diverso. “Non è una battaglia politica fra maggioranza ed opposizione – precisa Roberto Giorgetti - ma vogliamo tracciare un percorso che faciliti i lavori dell'aula nell'interesse dei cittadini. Rimane il presupposto di fondo: mettere i consiglieri nelle condizioni di fare al meglio il loro lavoro”.

Alessandro Cardelli riporta l'attenzione sulla volontà di introdurre un correttivo alla legge elettorale, ricordando consiglieri che per la prima volta sono entrati in parlamento con un numero esiguo di voti. “Noi riteniamo che sia invece una buona legge elettorale – gli risponde Morganti - perché dà la possibilità al governo di governare e ai cittadini di scegliere i programmi”.
Serve la maggioranza assoluta. La legge passa con 34 voti e un astenuto.

L'Aula si unisce poi nella lotta al terrorismo. San Marino lavora su prevenzione e risposte ad attacchi. Arriva in prima lettura il progetto di legge che istituisce una Commissione Permanente, un nucleo Operativo e un'Unità di crisi antiterrorismo. Tema che trova tutti d'accordo e che porta Rete a rimarcare l'importanza delle nomine nei posti chiave. “Anche da lì – dice Marianna Bucci - passa la tutela della Repubblica”.
 
I riflettori si accendono poi su frode sportiva e abusivo esercizio di gioco o di scommessa. Il Governo introduce il rilievo penale – spiega Podeschi - che si aggiunge all'illecito sportivo, già previsto dalla disciplina nazionale sullo sport e applicato dalle singole federazioni. Si introduce anche l'obbligo di denuncia per i presidenti delle federazioni sportive nazionali o delle discipline associate affiliate al cons. Arriva il plauso bipartisan al segretario, per essere intervenuto velocemente. “Avrà l'appoggio del nostro gruppo”, assicura Oscar Mina.

Inaccettabile quanto accaduto, “una vicenda scabrosa per la nostra realtà – commenta Luca Santolini - che ha tolto il velo sul vuoto normativo”. Non si corregge solo con la legge ma soprattutto con l'educazione. Punto che trova tutti d'accordo. Matteo Zeppa si augura che le leggi vengano applicate in modo rigoroso.

Teodoro Lonfernini non nasconde l'amarezza. “Poco più di due anni fa – ricorda - abbiamo varato una legge sullo sport alla quale ho lavorato con grande attenzione. Pensavo avessimo individuato tutte le sacche di difetto e invece, dopo solo un anno, abbiamo assistito con imbarazzo al calcio scommesse nostrano”. Invita a fare in fretta e Podeschi assicura che spingerà sull'acceleratore: “per arrivare all'approvazione – dice - prima del prossimo campionato”.

Viene poi approvato il Piano Energetico PEN 2018-2021. Molti iscritti a parlare si ritirano e Davide Forcellini bacchetta i colleghi per la poca sensibilità, “perché gli ammonimenti sul settore dell'energia sono diversi, ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale”. Si rileva, infatti, che gli edifici pubblici siano i maggiori consumatori di energia e l'apparato normativo sammarinese non sta tenendo il passo con realtà limitrofe ed europee”.
Tony Margiotta giudica una scelta importantissima l'incremento di energie economiche e culturali verso questo settore. E guarda alla formazione della cittadinanza per aiutarla a consumare meno e di conseguenza spendere meno.

“Il tema della sostenibilità – ricorda Podeschi - è caposaldo dell'Unesco. Va affrontato il tema della viabilità e anticipa un nuovo piano per la mobilità interna. Si impegna poi a chiedere audizioni periodiche all'Autorità di Regolazione per i servizi pubblici e l'energia, “per tenere viva l'attenzione sul tema, focale per il nostro sviluppo e argomento strategico in ambito di negoziato con l'Unione Europea”.

Riproduzione riservata ©