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Il Consiglio riparte dalle comunicazioni. Ed è subito polemica

30 lug 2018
Lavori consiliari
Lavori consiliari
Si sono lasciati solo per un week end. L'Aula torna al lavoro con un ordine del giorno che vede, al centro dell'attenzione, il bilancio dello Stato e la variazione del deficit che sale a 11 milioni e mezzo. Ma come sempre, all'avvio dei lavori, a farla da padrone è il comma comunicazioni. Forcellini di Rete presenta un ordine del giorno per chiedere al Consiglio di recepire la normativa energetica italiana che fissa i criteri ambientali minimi degli edifici pubblici. Quelli sammarinesi, ricorda, sono decisamente energivori, con perdite stimate attorno al 70%. Il suo capogruppo, Zeppa, si sofferma invece sulle voci di verifica di governo anche se, puntualizza, la maggioranza tende a sminuirne la portata. Si parla di Segreterie di Stato che verranno sdoppiate, dice, e si fanno strani assestamenti che nulla hanno di salvaguardia dello Stato.

Si sofferma sulla finanza invece Belluzzi del Psd. Il Paese è nudo, dice, perchè aldilà del percorso di ricapitalizzazione del sistema bancario mancano iniezioni di capitali all'interno del Paese. Non ricordo una maggioranza così osteggiata fin dal primo giorno di governo, dice Nicolini di Rete, invitando a mantenere lo scontro sempre nei confini della civiltà. Voi credete di salvare il Paese, commenta, noi che lo spingete verso il baratro. Nicolini spiega la scelta di intervenire con la volontà di mantenere aperto il comma comunicazioni, raccogliendo le critiche della maggioranza. Ironizza Tosi di Civico 10 che però cambia argomento e loda Timeline, la manifestazione che ha portato al centro della Repubblica la sua storia. Questo è quello che importa al Paese, dice. Tutti sappiamo cosa è successo negli ultimi 20 anni, puntualizza, oggi abbiamo la possibilità di voltare pagina. Il socialista Mancini ribadisce la contrarietà a questo Consiglio di agosto che, dice, affronta temi senza particolari urgenze. Torna invece a chiedere al Segretario Podeschi di ritirare il decreto sulla scuola. Non è in ratifica, sottolinea, e portarlo in settembre, ad inizio anno scolastico, non permette correttivi. Il capogruppo di Repubblica Futura Giorgetti si sofferma su “voci referendarie per modificare la legge elettorale evitando di dichiarare, prima delle elezioni, coalizioni e programmi”. Nessuna verifica di governo, smentisce. Forse si potrebbe verificare lo stato dell'opposizione: sono nati, elenca, contenitori culturali nella dc, scissioni nel psd, problemi nel ps. Punta il dito contro la riforma delle pensioni invece il capogruppo della Dc Cardelli. Dal documento che sta girando, accusa, vengono esautorate le organizzazioni sindacali e datoriali dalla gestione dei fondi pensione: se ne occuperanno 3 persone nominate dal governo. E' il comma comunicazioni dei cavalli di battaglia, commenta Mimma Zavoli di Civico 10. “Sono sempre gli stessi e rappresentano una non comunicazione”. Il confine da non superare, afferma, è quello di credersi superiori agli altri e voler sempre mettere qualcuno sul banco degli imputati. Torna sulla chiusura degli ultimi lavori consiliari il segretario della Dc. Morganti, afferma Venturini, ha ammesso candidamente che non può essere tolta la manleva ai precedenti amministratori di Cassa di Risparmio perchè sull'accorpamento con Asset è intervenuto il governo. Il Segretario alla sanità Santi smentisce il capogruppo della Dc e sottolinea che il documento che circola sulla riforma delle pensioni è assolutamente interlocutorio. Vuole promuovere e approfondire, dice, la fase di concertazione che prevederà ancora ulteriori passaggi e che, alla fine del percorso, dovrà offrire le risposte che il nostro sistema previdenziale sta chiedendo. Fare polemiche su scelte che sembrano già fatte, sottolinea, è pura speculazione politica.


Sonia Tura

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