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Opposizioni dalla Reggenza, sotto accusa "il silenzio di Renzi". Replica: "Il lavoro del Tribunale si rispetta sempre"

12 ott 2018
Opposizioni dalla Reggenza
Opposizioni dalla Reggenza
Opposizioni al completo dalla Reggenza. Davanti ai Capi di Stato hanno stigmatizzato quanto emerso in Commissione Finanze dall'intervento del segretario dimissionario alle Finanze, Celli: “Un attacco senza precedenti – ha detto Alessandro Mancini, PS - a nome di tutte le opposizioni - alla magistratura e a Banca Centrale; un fatto mai accaduto nella storia della Repubblica”.

Ancora, davanti alla Reggenza le minoranze hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono “l'assenza del segretario alla Giustizia, che non ha preso parola in difesa del tribunale, né in commissione, né il giorno successivo. Non una parola di distacco dalle parole di Celli, né di difesa del terzo potere dello Stato”. Evidenziano l'urgenza di affrontare questi temi in aula. Ai Capi di Stato la richiesta di anticipare quanto possibile la convocazione del Consiglio Grande Generale: “Il paese è in un momento difficile – dice ancora Mancini - Non possiamo pensare di stare senza un Segretario alle Finanze, ma soprattutto fatti come quelli messi in evidenza da Celli in seduta pubblica vanno chiariti in Aula”.

“Sono sbigottito e incredulo rispetto a questa critica” - replica Nicola Renzi - ricordando come già ieri durante la conferenza stampa del Congresso di Stato si fosse espresso chiaramente in merito. E torna così a dire: “Il lavoro del Tribunale si rispetta sempre. Ogni magistrato del nostro Tribunale deve poter svolgere il proprio lavoro in assoluta autonomia, indipendenza e serenità. Quello che preoccupa, semmai, sono le strumentalizzazioni fatte da altri del lavoro della magistratura. Strumentalizzazioni che, peraltro, rischiano seriamente di minare le indagini in corso".

AS

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