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Consiglio: passa la legge sulla dirigenza medica

31 ott 2018
I consiglieri Carattoni e Mancini
I consiglieri Carattoni e Mancini
Si sono chiusi in tarda serata i lavori del Consiglio Grande e Generale. Approvato il progetto di legge che disciplina la Dirigenza Medica dell'ISS, con 29 voti a favore, 0 astenuti, 0 contrari. Le opposizioni non hanno partecipato alla votazione.


31/10/2018
Nella notte l'Aula procede a rilento nell'esame della legge sulla dirigenza medica: discussi sette articoli in ben sette ore. Si allungano i tempi, con Mimma Zavoli che accusa l'opposizione di fare ostruzionismo. Rilancia la maggioranza in conferenza stampa. Un comportamento definito grave, considerando l'urgenza di porre un freno alla fuga dei medici e alla luce della condivisione sul testo di legge. Si spinge oltre Nicola Selva, che parla di “bieca strategia che non fa bene al paese”. La Zavoli si dice inoltre amareggiata per lo stop alla legge di iniziativa popolare sulle unioni civili. Era nell'agenda dei lavori di questa sessione ma “finirà – commenta – fra i provvedimenti inevasi”. Rinviato anche il delicato comma sulla giustizia.

I lavori riprendono con l'aggiornamento delle commissioni non permanenti. Diversamente da quanto accaduto per le commissioni consiliari permanenti, gli otto del gruppo misto devono concordare il membro da designare. Ed è bagarre, con la minoranza che contesta il venir meno del diritto di rappresentanza. Pedini Amati parla di errori, forzature e malafede. Ricorda che Mdsi, Ps, Psd hanno superato al primo turno lo sbarramento vedendosi ridurre i consiglieri in seguito al ballottaggio. Poi si è arrivati ad un accordo in Ufficio di Presidenza. “Siamo rappresentati – dice - nelle commissioni permanenti e percepiamo la quota che spetta al gruppo consiliare. Perché – chiede - un'interpretazione del regolamento ci mette tutti nel gruppo misto?”. La Reggenza spiega di dover procedere in quanto obbligata ad applicare la legge.

Per la minoranza, però, il regolamento così non funziona. Iro Belluzzi parla di norme in conflitto fra loro e invita a rimettere mano al regolamento. Chiede poi di superare le barricate trovando l'accordo per una fase sperimentale, superando quanto prescritto dalle norme in attesa di una ridefinizione in tempi rapidi. "Appartengo ad un gruppo misto composto in alcuni casi da tre membri, in altri da otto e a volte mi devo rappresentare da solo" - commenta Dalibor Riccardi. "Chiediamo chiarezza".

Roberto Giorgetti ricostruisce i fatti e ritiene scorretto parlare di interpretazione errata della legge o di complotto. “Il regolamento consiliare – spiega - è chiaro. Il suo percorso lineare e trasparente. Se vogliamo riaprire una riflessione su questo punto si può fare, ma con presupposti diversi”. “Non vorrei che la questione fosse tacciata come schermaglia per provare a prendere qualche posto in più nelle commissioni” - dice Denise Bronzetti, ricordando che è nelle commissioni che si modificano le leggi. “Una lista legittimamente votata e rappresentata in Consiglio, e che si è vista ridurre il numero di consiglieri in virtù del premio di maggioranza, è giusto che ci sia e che possa dire la sua”. Chiede quindi di abbandonare le interpretazioni che non garantiscono la democrazia”. Marianna Bucci parla di lacuna molto grave nella definizione di gruppo consiliare e gruppo misto. “I nostri colleghi non rientrano in nessuno dei due. Sono nel limbo”. Matteo Ciacci chiarisce: “l'accordo era che chi aveva superato lo sbarramento poteva essere rappresentato in Ufficio di Presidenza. Principio assunto anche nel nuovo regolamento consiliare che abbiamo scritto insieme”. Per Alessandro Cardelli il comma è stato spacchettato affrontando prima le commissioni permanenti “perché la maggioranza voleva sostituire in Commissione Finanze Tony Margiotta per non avere il suo voto contro nella vendita dei crediti Delta”. Ritiene però il tema non urgente, considerando le priorità del paese, e che andava discusso in altra sede. Condivide il suo disagio Marina Lazzarini. “Sono altre le cose – dice - che interessano ai cittadini”. Tornando al tema chiede un monitoraggio di qualche mese per poi intervenire su tutti quegli aspetti che non funzionano.

Al momento del voto l'opposizione dichiara di non voler aggiornare le commissioni, vengono quindi nominati solo i membri di maggioranza. Viene poi meno il quorum per le sostituzioni di Eva Guidi e di Sua Eccellenza Luca Santolini in Commissione Giustizia. “Per la prima volta nella storia – accusa Giuseppe Morganti alla stampa - le opposizioni si sono rifiutate di ritirare le schede”.

Torna sotto i riflettori la legge sui medici. L'Aula va avanti con l'esame dell'articolato. I lavori potranno proseguire oltre le 20, per la conclusione del comma. L'approvazione dovrebbe quindi arrivare in tarda serata.


MF

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