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Interni: nessuna voglia di spaccare il paese, ecco i tagli sul settore pubblico

22 nov 2018
Parva DomusInterni: nessuna voglia di spaccare il paese, ecco i tagli sul settore pubblico
Interni: nessuna voglia di spaccare il paese, ecco i tagli sul settore pubblico - Interventi non per dividere il Paese o per evitare che le parti svolgano il proprio ruolo”. Perentor...
“No ad interpretazioni in malafede, no alla disinformazione”. La segreteria agli Interni interviene per spiegare, nell'intento e negli effetti concreti, le misure di contenimento della spesa per il pubblico allargato.

Interventi non per dividere il Paese o per evitare che le parti svolgano il proprio ruolo” - su questo è perentoria, ma anche rifiuta l'accusa di immobilismo, spiegando come le misure, già prese o in via di attivazione, siano numerose e pensate in maniera organica. Tra le tante: interventi per la gestione delle risorse umane, piano assunzioni, nuove modalità di fornitura di beni e servizi per promuovere economie di scala; riorganizzazione dei servizi alle imprese e ai cittadini; Regolamento dei Corpi di Polizia e Completamento organico per la Polizia Civile.
Entra poi nel dettaglio rispetto al capitolo forse più contestato della legge di bilancio: i tagli agli stipendi, ripercorrendo le tappe, dalle prime proposte sottoposte ai sindacati.

Inizialmente pensato per un biennio, l'intervento sarà invece relativo solo al 2019, per poi rimandare al tavolo del rinnovo del contratto l'individuazione di meccanismi di contenimento della spesa.
Salve le retribuzioni sotto i 1500 euro e l'effetto delle riduzioni non potrà comunque portare il salario al di sotto di quella quota, proprio per incidere il meno possibile sugli stipendi più bassi, guardando soprattutto ai precari.

La riduzione è calcolata sul piede retributivo e sugli scatti, escludendo le indennità, già decurtate da provvedimenti precedenti.
Arriveranno a breve disposizioni per chiarire che “chi andrà in pensione durante la validità della norma ed abbia diritto ad una pensione che corrisponde all’ultima busta paga, non avrà decurtazioni”.

Dalla Parva Domus ricordano che si applicano fasce progressive di 500 € a partire da 1500 fino a giungere a 6000 € anche se per effetto dell’esclusione delle indennità professionali non vi sono praticamente retribuzioni al di sopra dei 4500.

Per esempio, nel caso di una paga di 2000 euro, la decurtazione sarà di 40 euro, cioè una media del 2%.

Su 2500, saranno trattenuti circa 63 euro pari al 2,5%.

Decurtazione che aumenta col salire della Retribuzione: su 3000 euro sarà pari a 87,50 che diventano 112,50 su 3500.
Sale anche la percentuale di intervento che arriva al 3,5% su chi percepisce una paga di 4000 euro: se ne vedrà decurtare 142,50.

Supera i 200 euro (202,50) invece la trattenuta sui salari di 4500 euro.

AS

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