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Consiglio: braccio di ferro sul bilancio. Notte in bianco, si tira dritto

20 dic 2018
Consiglio Grande e Generale
Consiglio Grande e Generale
È braccio di ferro in Consiglio dopo la fumata nera per l'accordo sugli emendamenti. In Ufficio di Presidenza l'opposizione si dice pronta a trattare per velocizzare i lavori a condizione che Governo e maggioranza facciano marcia indietro su pensioni e tassazione dei capitali all'estero. Nulla da fare, si andrà per le lunghe.

Notte in bianco per i consiglieri che tireranno dritto anche oggi. C'è stanchezza e nervosismo. I lavori proseguono e l'articolo 31 sul Potenziamento dell’attività di controllo ed accertamento cambia pelle. Gli emendamenti dell'opposizione tarati sulla prima lettura risultano in buona parte superati. Nel merito, si prevedono annualmente controlli incrociati, accertamenti mediante l'utilizzo di tutte le banche dati a disposizione della Pubblica Amministrazione. Nei casi di dichiarazione infedele, quando l’ammontare supera i 50.000 euro per ogni esercizio fiscale, l’Ufficio Tributario è tenuto a denunciare all'autorità giudiziaria.

Si va quindi a modificare il codice penale. Chiunque omette la presentazione della dichiarazione dei redditi, quando l’ammontare dell’imposta evasa è superiore a 20.000 euro, è punito con la prigionia sino al secondo grado. Gli evasori non avranno vita facile, rientrano nella “categoria” anche l' indebito rimborso o il riconoscimento di un inesistente credito d’imposta. Inopportuna per Teodoro Lonfernini la modifica del codice penale nella legge di bilancio, “l'articolo è stato stravolto completamente, non mi aspettavo un tomo giuridico”, commenta Matteo Zeppa mentre Dalibor Riccardi raccomanda prudenza per non fare di San Marino uno stato di polizia.

Per la maggioranza il tema dovrebbe essere bipartisan, da tempo lo chiedono imprese sane, sindacati, società. “Nessuno Stato di polizia – assicurano maggioranza e Segretario alle Finanze – tutto il contrario. Si tratta di equità”. “Quello che si va a cambiare è la mentalità degli accertamenti, fino ad oggi non efficaci per mancanza di strumenti”, spiega Pierluigi Zanotti. Riguardo alla modifica del codice penale, “non è di rango superiore ed è già successo in passato che venisse modificato da altre leggi”. “Nel momento in cui chiediamo sforzi ai cittadini in questo momento di difficoltà – ribadisce Eva Guidi - nessuno può chiamarsi fuori ma contribuire per le sue capacità. Non sono più tollerabili zone di elusione”.

MF

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