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Consiglio: in Comma Comunicazioni piovono critiche su tutto, dalla viabilità al caporalato

12 mar 2019
lavori consigliari
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Guerrino Zanotti riferisce con soddisfazione sugli interventi di revisione della spesa corrente, frutto del confronto con i sindacati. Si risparmieranno 2 milioni e 600.000 euro ma senza tagli agli stipendi. Evitando di deprimere l'economia interna e i consumi – afferma il segretario agli Interni - ma senza incidere su qualità e operatività dei servizi pubblici.
Altro tema al tavolo del confronto è il rinnovo del contratto lavoro. Zanotti anticipa che verrà consegnato la prossima settimana un documento che conterrà linee di intervento più specifiche, a partire dalla modifica dell'orario settimanale. Si propone dal primo gennaio 2020 un aumento dalle 36 ore attuali a 37 ore e 30. Si richiede inoltre maggior flessibilità giornaliera rispetto alle necessità dei vari settori e uffici come, ad esempio, i musei. Si guarda anche al part time, in cerca di formule “più aderenti alle esigenze del personale”, prevedendo direttamente nel fabbisogno posizioni mirate ad assunzioni a tempo ridotto. Zanotti assicura apertura alle proposte del sindacato da cui si aspetta un atteggiamento costruttivo. Definisce poi “irrinunciabile” l'obiettivo di un avvicinamento del lavoro pubblico a quello del settore privato. Concetto ribadito anche dal Segretario di SSD.
Per Alessandro Bevitori la differenza fra pubblico e privato è un gap che va colmato. SSD crede nell'uguaglianza di trattamento di tutti i lavoratori. “In questa fase – precisa - non si tocca l'aspetto retributivo ma si interviene sull'orario di lavoro”, un primo passo – dice – nella direzione degli stessi diritti e doveri. “ Non può essere altro che una presa d'atto di inizio campagna elettorale” commenta Dalibor Riccardi.
“State dicendo finalmente quello che volete fare, aumentare l'orario di lavoro” – attacca Stefano Canti che invita ad una riflessione sull'aumento retributivo che da dieci anni i dipendenti pubblici non percepiscono più.
Francesco Mussoni gradisce il cambio d'impostazione rispetto ai tagli lineare ma “il problema – fa notare - è che sul lavoro pubblico e privato si procede ancora con i proclami, dopo due anni e mezzo siamo ancora nella politica degli intenti. Dovremmo – dice - già discutere di riforme e spending review strutturale. Il paese – aggiunge - ha bisogno di essere governato con velocità, serve una visione complessiva, coordinata e forte”. Ricorda che è stato chiesto all'Italia un finanziamento importante, si rivolge quindi alla maggioranza: “Fate la verifica in fretta, trovate le risposte che vi servono o dichiarate bandiera bianca”. Un tema, quello sul reperimento delle risorse finanziarie, al centro dell'intervento del consigliere di RF Lorenzo Lonfernini. “Passaggio particolarmente delicato – afferma - perché porterà il nostro Paese a contrarre un debito che si aggiungerà a quello già accumulato nell'ultimo decennio. Dovrà avere le caratteristiche della sostenibilità ed essere accompagnato da riforme in grado di consentirne il graduale rientro”. Si aspetta quindi che già dai prossimi giorni il Governo sottoponga ad Aula, Commissioni Consiliari e componenti sociali ed economiche un preciso piano che descriva finanziatori, condizioni e le priorità.

In Comma Comunicazioni l'opposizione solleva tutta una serie di critiche. Dalla visita in Giappone del Segretario Marco Podeschi alla rotatoria di Murata considerata dalla Dc “inopportuna poiché non prioritaria”, anche rispetto al report della polizia civile sulla sicurezza stradale. “I cittadini l'aspettano da 20 anni, è necessaria per la sicurezza” afferma Marina Lazzarini mentre Marco Podeschi ricorda come nacque quel bivio, “ da uno schizzo un po' ardito all'epoca in cui i soldi c'erano e furono sperperati”. L'attuale viabilità della curva – aggiunge - non funziona” ricordando il passaggio quotidiano dei ragazzi che frequentano la scuola di Fonte dell'Ovo e le difficoltà dei turisti nel parcheggiare. Un intervento in buona parte già finanziato – aggiunge Matteo Ciacci - sollecitato con forza dalla giunta e dagli abitanti della zona. Quando si dice che non partono i lavori pubblici non è vero. Stiamo dando risposte concrete”.

C'è poi chi, come Marianna Bucci, torna a riaccendere i riflettori sul capolarato nell'ospedale, minimamente scalfito”. Tema su cui – dice - si sono mossi tutti tranne il governo. Stigmatizza quindi quello che definisce un “atteggiamento di indulgenza verso una vera e propria attività criminale. Serve il coinvolgimento di tutte le segreterie per estirparla alla radice”. “Facciamo attenzione quando trattiamo certi temi”, le risponde Mimma Zavoli. “Far passare il messaggio che in quei reparti c'è chi non fa il suo mestiere e che non c'è tutela, è falso e offensivo nei confronti di chi in quei reparti ci lavora”.

In questa sessione ci sarà il riferimento di Nicola Renzi sull'Accordo di Associazione con l'Unione Europea. “Finalmente si è accorto che deve rispondere ad un'aula consigliare” ironizza Dalibor Riccardi ma Fabrizio Perotto ne sottolinea l'importanza, “nell'individuazione di nuove prospettive per aziende e giovani, a cui è giusto offrire la possibilità di viaggiare, studiare, lavorare e stabilirsi all'estero”. Si parla anche di telecomunicazioni, con Elena Tonnini che mette sotto la lente le spese della Netco denunciando poca trasparenza. Sgombra il campo da equivoci: “Crediamo che le telecomunicazioni siano strategiche ma creare un realtà terza le ha permesso di restare fuori dalle regole del pubblico, di agire senza controllo, o a cosa già fatte”.

MF

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