Il quarto oro della spedizione azzurra ai Campionati Europei di Nuoto a Berlino si tinge di contorni epici, incredibili. Immagini che rimarranno sempre e spesso ritorneranno, alla mente degli sportivi italiani e non.
L'ultima frazione della 4x200 stile libero femminile inizia con la Pellegrini a dover recuperare 5 secondi dalla stilliberista svedese Gardell. Un'impresa quasi impossibile, che 1'56''50 più tardi diventa realtà. Una rimonta spaventosa firmata dalla miranese, che ereditava da Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti un'ipoteca sull'argento e un'utopia in proiezione oro. Un'utopia che la Pellegrini ha tramutato in certezza.
Una bracciata dietro l'altra, con una potenza ed una cadenza irresistibile, hanno fatto levare l'urlo delle campionesse d'Europa al sorpasso decisivo, quello in dirittura d'arrivo.
Le azzurre si confermano le migliori, andando ad occupare ancora - dopo Debrecen - il gradino più alto del podio.
LP
L'ultima frazione della 4x200 stile libero femminile inizia con la Pellegrini a dover recuperare 5 secondi dalla stilliberista svedese Gardell. Un'impresa quasi impossibile, che 1'56''50 più tardi diventa realtà. Una rimonta spaventosa firmata dalla miranese, che ereditava da Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti un'ipoteca sull'argento e un'utopia in proiezione oro. Un'utopia che la Pellegrini ha tramutato in certezza.
Una bracciata dietro l'altra, con una potenza ed una cadenza irresistibile, hanno fatto levare l'urlo delle campionesse d'Europa al sorpasso decisivo, quello in dirittura d'arrivo.
Le azzurre si confermano le migliori, andando ad occupare ancora - dopo Debrecen - il gradino più alto del podio.
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