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Mondiali di sci, Italia a secco in discesa libera

12 feb 2017
Mondiali di sci, Italia a secco in discesa libera
Mondiali di sci, Italia a secco in discesa libera
Non si può dire che Fuez e Stuhec siano outsider, certo le condizioni meteo di St. Moritz – mutate in corso d'opera – hanno truccato le carte del destino in favore dei due.

In campo femminile la corona della discesa libera resta in Slovenia: da Tina Maze ad Ilka Stuhec, che centra il primo podio iridato in carriera nella miglior stagione della sua vita. Campionessa del mondo nella gara regina, cosa chiedere di più? Le speranze azzurre aggrappate a Sofia Goggia, in corsa fino all'ultimo per un posto sul podio e cacciata fuori dal settimo podio mondiale di Lindsey Vonn, che con il bronzo di oggi (a +0''45 dalla Stuhec) diventa la più anziana medagliata di sempre in un Mondiale. La prova che non ti aspetti la firma Stephanie Venier, che si piazza a 0''40 dalla Stuhec, mettendosi al collo un argento impronosticabile alla vigilia. Amareggiata a dir poco Sofia Goggia, che chiude ad appena 0''07 di distanza dalla Vonn, compresi due veri e propri miracoli per restare in piedi nella parte finale della discesa di St. Moritz.

Non va meglio al blocco azzurro maschile, che con Fill e Paris poteva ragionevolmente puntare al podio. A ridefinire le gerarchie e a privarci di un confronto alla pari, le diverse condizioni di visibilità e del fondo proposte ai primi discesisti, alle prese con foschia e nebbia che ne ha fortemente limitato le prestazioni. Succede così che gente come Mayer, Paris, Jansrud e Kueng finiscano relegati nei bassifondi di una classifica che fino all'ultimo poteva premiare Max Franz, terzo nella discesa iridata. Non una bestemmia il successo di Beat Feuz, che sa come vincere a questi livelli e di fatto ha capitalizzato l'opportunità presentatasi. Piazza d'onore per Erik Guay, iridato della velocità a Garmish sei anni fa, vice campione del mondo oggi e fresco vincitore dell'alloro mondiale nel SuperG di mercoledì.

Ad uscire con le ossa rotte e il morale a terra è il comparto di velocisti italiani: in SuperG e discesa il podio manca da due edizioni consecutive. Troppo, per un team che in Coppa del Mondo ha dimostrato di poter competere su tutti i fronti.


LP

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