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Milano non finisce mai, Valencia espugnata al secondo overtime

16 nov 2017
ph. gazzetta.it
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Una vittoria voluta, cercata ferocemente, arpionata dopo due overtime da una Milano ritrovata sul piano tecnico e morale, ricostruita dalle fondamenta da Pianigiani e che ora ha davvero cambiato faccia. Armani va sotto anche di 16 punti nel terzo periodo, ma non molla e ci crede sempre, poi si va a prendere i due punti con una grande reazione, guidata dalle giocate di Jerrells e Theodore. In una parola, devastanti. Loro e non solo. C'è tanto di coach Pianigiani e delle sue rotazione e della sua convinzione della vigilia. Guai -ripete come un mantra- perdere fiducia su uno dei campi più difficili dell’Eurolega. Milano gioca a ritmi alti come piace agli spagnoli, ma ad un passo dalla resa (più 16 a metà terzo periodo) ha ricucito lo strappo fino a reggere la pressione di due tempi supplementari piazzando le giocate decisive con gli esterni. Percentuali importanti al tiro da fuori,  e controllo dei rimbalzi (40 a 33 per l’Armani). Il 98-103 è per l'Olimpia una vittoria di spessore.
Overtime anche a Istanbul al termine di una straordinaria partita tra Fenerbahce e Olympiacos. All'Ulker Arena passano gli ospiti che rimontano da un -12 di metà terzo periodo che sembrava quasi una condanna. Dopo averla ribaltata, i greci, rischiano grosso.  Brutte scelte nell'ultimo minuto regalano ai campioni in carica supplementare e inerzia della partita, ma Printezis straordinario diventa immarcabile e consegna ai suoi il colpaccio più ambito. In una Istanbul stesa c'è gloria personale solo per Nicolò Melli, per lui tagliato il traguardo dei 1000 punti in Eurolega.
L'unica vittoria interna  della serata è un capolavoro. Lo costruisce di squadra Bamberga che alla Brose Arena batte Barcellona in volata, dopo averla a lungo inseguita a cominciare da un primo quarto da incubo che Trinchieri chiude sotto 12-38. Il sorpasso tedesco arriva a 4 minuti dalla fine e poi un lungo testa a testa con Bamberga che fa festa per 84-81 e si prepara così alla trasferta contro una rigenerata Milano.
Non c'è partita a Belgrado. Il Cska disintegra la Stella Rossa impartendo al giusto prezzo una lezione di pallacanestro. Il 59-85 finale è ingeneroso compendio di una serata al limite del mortificante per la sbriciolata Stella sui cui resti l'armata rossa infierisce da ogni parte del campo e ora guida da sola l'Eurolega.

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