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San Marino-Repubblica Ceca: 7 innesti rispetto alla Moldova

23 mar 2017
Matteo Vitaioli in azioneSan Marino-Repubblica Ceca: 7 innesti rispetto alla Moldova
San Marino-Repubblica Ceca: 7 innesti rispetto alla Moldova - Tornano in lista Bonini, i fratelli Vitaioli, Zafferani, Mazza, Stefanelli ed Alessandro Golinucci.
Ufficializzata la lista dei 23 convocati da Pierangelo Manzaroli, in vista della sfida di domenica che porterà sul prato del San Marino Stadium la Repubblica Ceca di Karel Jarolim, attualmente quarta forza del Gruppo E, reduce dal successo di Praga ai danni della Norvegia. L'unico successo per i cechi in quasi metà percorso, che annovera un paio di 0-0 – con Irlanda del Nord ed Azerbaijan – e la sconfitta con la Germania, che si appresta a vestire i panni della livella di questo raggruppamento.

San Marino ci arriva con un bagaglio di esperienza internazionale – in termini di amichevoli – senza precedenti, reduce com'è dal confronto con Andorra e Moldova, che hanno permesso al CT di visionare pressoché tutti gli elementi a sua disposizione e mettere in campo soluzioni tattiche differenti.

Rispetto ai convocati per la sfida con la Moldova – che vedeva in lista una buonissima rappresentanza del campionato sammarinese, complici gli impegni dei calciatori impegnati nei limitrofi campionati italiani – si rivedono Giovanni Bonini e Fabio Vitaioli, mentre Manzaroli dovrà rinunciare a Marco Berardi, sempre presente nelle sfida ad Azerbaijan, Irlanda del Nord, Norvegia e Germania.

Intonso il solo reparto portieri: confermati Benedettini, Simoncini e Muraccini; discorso diverso per i reparti di centrocampo ed attacco. La batteria in mediana vede il ritorno tra i convocati di Alessandro Golinucci, ma anche la conferma di Pier Filippo Mazza e Tommaso Zafferani rispetto all'ultima uscita contro i campioni del mondo.

Davanti Stefanelli e Matteo Vitaioli rientrano tra i 23: ancora al palo Andy Selva, spazio ad Adolfo Hirsch ed al giovane Fabio Ramòn Tomassini.

Il folto numero di esterni convocati da Manzaroli suggerisce la conferma dell'arci noto 5-4-1, con la possibilità di cambiare in corsa, alla ricerca della tanto invocata poliedricità che talvolta – vedi Oslo – può fare la differenza.

LP

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