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La Folgore vola in Europa dal dischetto

13 mag 2018
La Folgore vola in Europa dal dischettoLa Folgore vola in Europa dal dischetto
La Folgore vola in Europa dal dischetto - Rigori fatali per il Tre Penne eliminato dai play off di Campionato dalla Folgore
Rigori fatali per il Tre Penne eliminato dai play off di Campionato dalla Folgore.

La squadra di Oscar Lasagni s'impone dal dischetto 4-2 e in un colpo solo conquista la qualificazione alle Coppe Europee e alla semifinale scudetto.

A Montecchio c'è un avversario in più per le due squadre: il caldo. Buona la cornice di pubblico, non mancano i tifosi del Tre Penne che ricordano anche le note vicende ancora in sospeso. Nel primo tempo brivido al 17'. Marco Martini centra il palo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. In chiusura di frazione ancora un'occasione per la squadra di Città. Sul destro di Gai, grande intervento di Bicchiarelli. Prima del riposo rete annullata al Tre Penne, sul corner di Gai, Marco Martini va in rete ma c'è un tocco di mano. Nella ripresa Savioli si conferma tra i migliori della squadra di Falciano, ma il risultato resta inchiodato sullo 0-0.

Si va ai supplementari. Il caldo è il vero protagonista e si fa sentire su entrambi i fronti. Nel secondo tempo supplementare è la Folgore che ha l'occasione per vincerla. Sacco si coordina per calciare di destro al volo, il pallone termina alto. Un minuto dopo tocca al Tre Penne. Paganelli gira male e la sfera termina fuori. Al 120' minuto è ancora 0-0. L'Europa passa per i rigori. Parte male il Tre Penne. Bicchiarelli è super a intuire e respingere il rigore di Palazzi. Sartori porta avanti la Folgore. Il Tre Penne resta in partita con Gai e Simoncelli. Luca Rossi e Brolli non sbagliano. Torna protagonista Bicchiarelli che respinge il tiro di Paganelli.

Bezzi firma il rigore che vale la qualificazione alle Coppe Europee per la quinta volta consecutiva, la sesta dalla storico debutto contro il Basilea nel 2000.

Venerdì la squadra di Falciano sfiderà il Tre Fiori in semifinale per conquistare la finale che vale lo scudetto.

Elia Gorini

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