Bellaria: a Pergocrema la settima sconfitta consecutiva

La gran botta di Davini a metà del primo tempo dà il colpo di grazia ad un Bellaria che da qui alla fine avrà il ben più complesso obiettivo di racimolare qualche residuo stimolo per scendere in campo. Cosa non certo scontata quando le sconfitte consecutive sono sette e il gol manca da tre settimane. Le partenze annunciate di Capogrosso, Perini e Izzillo, quella certificata di Alessandro Cesca, non aiutano a coltivare sogni di miracoli che forse più non bastano. In condizioni normali la partita di Pergocrema poteva simboleggiare la svolta, poteva significare riaprire un discorso salvezza che in un campionato come questo non può dirsi ottenuto prima del tempo. Può dirsi però perduto: una formazione con l'età media appena superiore ai vent'anni e la scelta di un allenatore – Ayala Fanesi – che arriva direttamente dal settore giovanile raccontano più di una storia. Quella che si vuole dipingere è la valorizzazione dei giovani. Quella che si deve leggere è che la società sembra non crederci più e tirare a finire è il prossimo step. Se mai ce ne sarà uno ulteriore, quando sarà passato l'uragano della riforma.
La Pergolettese porta a casa tre punti che di qui alla fine tutti potrebbero raccogliere: sono già dodici le squadre che hanno battuto il Bellaria, e siamo solo alla seconda del girone di ritorno. Qualche legno sverniciato e una minima apprensione in merito ad un risultato che finché non è acquisito non lascia tranquilli sono il report di un pomeriggio lombardo che verrà archiviato alla voce Davini. Come verrà archiviato il Bellaria, invece non è dato saperlo. Di certezza sul presente ce ne sono veramente poche, figurarsi sul futuro. Nelle prossime due settimane il Castiglione e il Bra, per provare a salvare almeno la faccia. Il campionato dei romagnoli, infatti, sembra già finito.

LP