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San Marino, ecco D'Adderio: "Salvezza possibile"

31 mar 2015
San Marino, ecco D'Adderio: "Salvezza possibile"San Marino, ecco D'Adderio: "Salvezza possibile"
San Marino, ecco D'Adderio: "Salvezza possibile" - Si presenta come Fulvio D'Adderio. Il primo nome – Salvo – spera di poterlo spendere tra qualche set...
Si presenta come Fulvio D'Adderio. Il primo nome – Salvo – spera di poterlo spendere tra qualche settimana, magari con la minuscola. La delusione post Savona e i rimpianti che – pur in buonafede – sempre ci sono, ha spinto il presidente Mancini al terzo cambio di panchina in stagione. Al numero uno biancazzurro non è andata giù la gestione degli scontri diretti con Pro Piacenza, Santarcangelo e Forlì: "Tutti possiamo sbagliare, l'importante è saper riconoscere il momento giusto per correggere. Ho ritenuto che fosse opportuno dare questo scossone e lanciare il segnale da parte della società: dobbiamo crederci fino alla fine. Non ha gradito nemmeno le risposte emotive, di testa, dei giocatori sabato scorso - sottolinea in conferenza stampa. Il tempo a disposizione è esiguo, ma dopo aver ponderato le caratteristiche dell'allenatore, la scelta - dice - è quella giusta.
Come fu per Tazzioli, per il quale il neo tecnico esprime sincera solidarietà, l'esordio sarà contro la Lucchese. Il molisano D'Adderio – contattato ieri dal DS Galassi – si presenta allo Stadium con le idee chiare: "Il tempo è il peggiore dei nostri avversari, abbiamo comunque sei settimane per colmare un distacco di due punti dalla Pro Piacenza e giocarci le nostre chance ai playout. Sono venuto volentieri nonostante la situazione sia scomoda". Della rosa a disposizione conosce bene Musetti, allenato ai tempi dello Spezia, inoltre "il Direttore Sportivo - che conosco, prosegue D'Adderio - mi ha ragguagliato sulla situazione tecnica della squadra che incontrerà alle 13:00, prima della seduta di allenamento che inizierà alle 14:00". Con qualche calciatore si è già confrontato, perché "la spinta motivazionale sarà determinante. Valuteremo se approntare modifiche di natura tattica, nonostante il poco tempo a disposizione e il momento della stagione mi impone di fare di necessità virtù ed adattarmi a quello che ho a disposizione".
Ha un passato da calciatore professionista, toccando le vette della propria carriera nella stagione '90 chiusa con 36 presenze in Serie B con la maglia della Reggiana, all'unico campionato cadetto disputato. Da allenatore è stato sballottato un po' dappertutto, prediligendo il Sud Italia. L'esperienza alla Torres dell'anno passato - c'è da giurarci - deve essere stata la più complessa da gestire.
Quella che trova a San Marino è una sfida che si può vincere - come fa intendere. Dovrà necessariamente emergere la personalità di una squadra che in casa ha ottenuto 16 punti nelle ultime 7 partite, ma che lontana dallo Stadium ha pareggiato 4 volte e perso tutte le altre. Mette da parte l'ars retorica e asciuga i concetti, quando sottolinea di volere "una squadra tosta, che lotti con tenacia sul campo e si impegni per ottenere il massimo. Non possiamo permetterci di andare a passeggio". Oggi il primo allenamento, dopo un faccia a faccia con la squadra per saggiare la condizione psicologica, indispensabile al pari delle motivazioni. Già giovedì l'esordio al Porta Elisa.
Salvezza – via playoff – non utopica, altrimenti – dice – “non avrei considerato l'opzione San Marino, che anche sulla mia pelle è una scommessa”. Non c'è l'opzione fino al 2016 in caso di salvezza: “Se arriva – chiosa Mancini – va da sé che organizzeremo insieme l'anno prossimo”.
[Nel servizio l'intervista a Fulvio D'Adderio, allenatore San Marino]

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