Non è l'ultima chiamata, ma è vietato sbagliare: Acori, dopo tre sconfitte consecutive, è sulla graticola e il Gubbio in piena lotta retrocessione, esattamente come il Santarcangelo – a pari punti con gli umbri.
Il Gubbio ha ben altro piglio rispetto alla disfatta del San Marino Stadium: stavolta l'approccio è ottimo, ma il gol non arriva. Casiraghi si divora così il possibile vantaggio al 12'.
Lo specialista Bernardino fa le prove dal piazzato, mentre i padroni di casa invocano un rigore sul duello Olivi-Tutino, ma Lanza – ben piazzato – dice che l'intervento è sul pallone.
Dalla parte opposta il Santarcangelo studia per il vantaggio: Bernardino non trova il gol della settimana solo perché Iannarilli pesca la parata della settimana, forse dell'anno.
I clementini sono però destinati a sbloccarla: Bisoli in azione perimetrale, poi dentro per Guidone che si prende l'appoggio di D'Anna e il presente di Lanza. Rigore per i romagnoli, con lo stesso Guidone a griffare il vantaggio esterno poco prima del duplice fischio.
Lo 0-1 non ci sta e il Gubbio fa di tutto – pur in maniera imprecisa – per rimettere tutto in parità. Dopo Tutino è Casiraghi a dilapidare il potenziale 1-1. Alla fiera dell'occasione sprecata si iscrive anche Guidone che di testa sbatte su un secondo, monumentale intervento salva-risultato di Iannarilli. Da quell'angolo sbuca Obeng che fa la conoscenza dell'estremo eugubino, nettamente migliore in campo di una partita che terminerà in parità grazie ad un secondo rigore. Anche stavolta generoso, per il netto fallo di Cais su Capitanio che poi si allaccia alla punta di Acori. Dagli undici metri Loviso non sbaglia e fissa il definitivo 1-1 tra Gubbio e Santarcangelo, nonostante il gol annullato un minuto dopo a Cais e l'occasione per Guerri su cui Nardi rimedia ad un precedente errore anticipando Manganelli sul più bello.
Mezzo Girone B inguaiato nella lotta salvezza: dalla Carrarese in giù sono tutti a rischio post season, complici i risultati maturati sugli altri campi.
LP
Il Gubbio ha ben altro piglio rispetto alla disfatta del San Marino Stadium: stavolta l'approccio è ottimo, ma il gol non arriva. Casiraghi si divora così il possibile vantaggio al 12'.
Lo specialista Bernardino fa le prove dal piazzato, mentre i padroni di casa invocano un rigore sul duello Olivi-Tutino, ma Lanza – ben piazzato – dice che l'intervento è sul pallone.
Dalla parte opposta il Santarcangelo studia per il vantaggio: Bernardino non trova il gol della settimana solo perché Iannarilli pesca la parata della settimana, forse dell'anno.
I clementini sono però destinati a sbloccarla: Bisoli in azione perimetrale, poi dentro per Guidone che si prende l'appoggio di D'Anna e il presente di Lanza. Rigore per i romagnoli, con lo stesso Guidone a griffare il vantaggio esterno poco prima del duplice fischio.
Lo 0-1 non ci sta e il Gubbio fa di tutto – pur in maniera imprecisa – per rimettere tutto in parità. Dopo Tutino è Casiraghi a dilapidare il potenziale 1-1. Alla fiera dell'occasione sprecata si iscrive anche Guidone che di testa sbatte su un secondo, monumentale intervento salva-risultato di Iannarilli. Da quell'angolo sbuca Obeng che fa la conoscenza dell'estremo eugubino, nettamente migliore in campo di una partita che terminerà in parità grazie ad un secondo rigore. Anche stavolta generoso, per il netto fallo di Cais su Capitanio che poi si allaccia alla punta di Acori. Dagli undici metri Loviso non sbaglia e fissa il definitivo 1-1 tra Gubbio e Santarcangelo, nonostante il gol annullato un minuto dopo a Cais e l'occasione per Guerri su cui Nardi rimedia ad un precedente errore anticipando Manganelli sul più bello.
Mezzo Girone B inguaiato nella lotta salvezza: dalla Carrarese in giù sono tutti a rischio post season, complici i risultati maturati sugli altri campi.
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