Cosa ha attirato due appassionati di calcio quali Valeria Amarossi e Stefano Romani - che vivono nel modenese - ad entrare nel Santarcangelo?
"Sicuramente mi ha fatto innamorare il modo di vedere il calcio del Santarcangelo e una serie di valori che ho riscontrato venendo qua a vedere la partite e facendo la conoscenza del presidente e del vice presidente, valori molto difficili da riscontrare al giorno d'oggi nel mondo del calcio italiano. L'idea di poter dare una mano a una realtà come questa ci è piaciuta molto e quando siamo andati sui primi discorsi – quasi per scherzo – ci siamo trovati allineati su tutta una serie di concetti importanti".
Cosa porteranno in concreto queste due nuove figure, che verranno integrate nel Consiglio Direttivo non appena verrà ratificato da notaio il loro ingresso in società?
"Proveremo a portare le nostre esperienze professionali: Valeria dal punto di vista legale e finanziario, io dal punto di vista marketing e comunicazione. Cercheremo di dare una mano alla società lungo la strada che ha già intrapreso negli ultimi anni".
Perché Santarcangelo e non un'altra piazza?
"Poter lavorare serenamente, portare avanti progetti nuovi in un ambito di tranquillità che in altre piazze non c'è; poi a tutti piacerebbe avere al seguito un gruppo di tifosi nutrito, ma questo va di pari passo alla grandezza della città e se saremo bravi – casomai – noi aiuteremo ad aumentare il seguito del Santarcangelo".
Sull'aneddoto della cena sull'accordo raggiunto la sera dei deferimenti: “Più delle parole sono contati i fatti; abbiamo creduto fermamente alla versione della società. Nei giorni precedenti si è parlato di quello che poteva arrivare; l'aver condiviso alcuni valori ci ha dato la possibilità di credere senza ombra di dubbio nella società: di lì in avanti abbiamo solo sperato che le cose fossero andate nello stesso giusto. Sembra possa succedere. Non abbiamo avuto ripensamenti perché abbiamo sempre creduto nelle parole dei giocatori e della dirigenza”.
Nel video l'intervista a Stefano Romani, Amministratore unico 23eventi4 SRL.
LP
"Sicuramente mi ha fatto innamorare il modo di vedere il calcio del Santarcangelo e una serie di valori che ho riscontrato venendo qua a vedere la partite e facendo la conoscenza del presidente e del vice presidente, valori molto difficili da riscontrare al giorno d'oggi nel mondo del calcio italiano. L'idea di poter dare una mano a una realtà come questa ci è piaciuta molto e quando siamo andati sui primi discorsi – quasi per scherzo – ci siamo trovati allineati su tutta una serie di concetti importanti".
Cosa porteranno in concreto queste due nuove figure, che verranno integrate nel Consiglio Direttivo non appena verrà ratificato da notaio il loro ingresso in società?
"Proveremo a portare le nostre esperienze professionali: Valeria dal punto di vista legale e finanziario, io dal punto di vista marketing e comunicazione. Cercheremo di dare una mano alla società lungo la strada che ha già intrapreso negli ultimi anni".
Perché Santarcangelo e non un'altra piazza?
"Poter lavorare serenamente, portare avanti progetti nuovi in un ambito di tranquillità che in altre piazze non c'è; poi a tutti piacerebbe avere al seguito un gruppo di tifosi nutrito, ma questo va di pari passo alla grandezza della città e se saremo bravi – casomai – noi aiuteremo ad aumentare il seguito del Santarcangelo".
Sull'aneddoto della cena sull'accordo raggiunto la sera dei deferimenti: “Più delle parole sono contati i fatti; abbiamo creduto fermamente alla versione della società. Nei giorni precedenti si è parlato di quello che poteva arrivare; l'aver condiviso alcuni valori ci ha dato la possibilità di credere senza ombra di dubbio nella società: di lì in avanti abbiamo solo sperato che le cose fossero andate nello stesso giusto. Sembra possa succedere. Non abbiamo avuto ripensamenti perché abbiamo sempre creduto nelle parole dei giocatori e della dirigenza”.
Nel video l'intervista a Stefano Romani, Amministratore unico 23eventi4 SRL.
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